Alla memoria di un 'mezzanese doc': una pista ciclabile intitolata a Michele Fabbri

Sabato mattina è in programma l'inaugurazione della rotonda delle Ammonite e della pista ciclabile via Michele Fabbri. Sarà l'occasione per scoprire le targhe dei due nuovi toponimi nel corso di una cerimonia cui interverranno Massimo Cameliani, Assessore Servizi Demografici e Toponomastica, Enrico Liverani, assessore ai Lavori pubblici e viabilità, Secondo Valgimigli, assessore ai Lavori pubblici e viabilità della Provincia, Maria Gloria Natali, presidente del consiglio territoriale “Mezzano”, Lorenzo Sintini, presidente Comitato Cittadino di Ammonite e Andrea Corsini, assessore al Turismo della Regione.

Con l'intitolazione a Michele Fabbri (1884 – 1958), la località rende omaggio alla memoria di un 'mezzanese doc', una persona di primo piano nella vita culturale della località, contigua ad Ammonite. Figura eclettica, Fabbri era appassionato di fotografia; si può senz'altro affermare che se esiste una significativa raccolta di immagini d'epoca di Mezzano il merito è solo suo. Amante della musica, si diplomò flautista all'Istituto Verdi di Ravenna, e fu promotore della banda del paese attiva fino alla seconda guerra mondiale.

Come cinefilo fu il promotore dell'apertura della prima Sala Cinematografica del paese, la sala Iris, in un edificio di sua proprietà in via Reale. Negli anni trenta fu Console del Touring Club di Ravenna. Con la denominazione della rotonda delle Ammonite si vuole rievocare l'origine di quel luogo, anticamente chiamato vallis amonita, censita nel 1359 tra i beni della famiglia dei Da Polenta, signori di Ravenna.

Il nome deriva dal latino munitus, che significa munire, rinforzare un argine e, quindi, legato  alla morfologia del terreno interessato dallo scorrimento delle acque. Il termine romagnolo “munì”significa chiudere, murare un’apertura, ma anche colmare, riempire una buca o un avvallamento del terreno.