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Cronaca

Progetti sociali in cerca di adozione: appello alle aziende

Quarantuno progetti di volontariato sono in cerca di adozione tra le aziende del territorio. "Adotta un progetto sociale, diventa un'azienda solidale" è il titolo della campagna, presentata lunedì mattina in municipio

Quarantuno progetti di volontariato sono in cerca di adozione tra le aziende del territorio. “Adotta un progetto sociale, diventa un'azienda solidale” è il titolo della campagna, presentata lunedì mattina in municipio dagli assessori al volontariato Giovanna Piaia e alle attività produttive Massimo Cameliani, che vuole creare una convergenza fra welfare e no profit nel segno della sussidiarietà.

L’obiettivo del Comune è quello di coinvolgere il tessuto economico cittadino nel sostenere, (adottare) progetti ideati e proposti dalle associazioni di volontariato sociale e culturale. A tutt’oggi i progetti sono 41 e vanno, tanto per fare alcuni esempi, dall’acquisto di saliscale ed  elettrodomestici, all’inserimento sociale attraverso corsi e rappresentazioni teatrali. Per contro sono già 17, fra banche e associazioni di categoria (Agci, Banca Di Romagna, Bcc Credito Cooperativo, Cassa Di Risparmio Ravenna, Cia Confederazione Italiana Agricoltori, Cna Provinciale, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato Provinciale, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Monti Dei Paschi, Unicredit, Unipol) che hanno manifestato interesse ad una possibile “adozione” tra i tanti progetti espressi dal volontariato. Le aziende solidali entreranno a far parte di un pubblico albo comunale, e riceveranno una pergamena cui dare visibilità.

L'iniziativa verrà presentata pubblicamente il 13 dicembre prossimo, una data che potrebbe rappresentare l’appuntamento annuale di rendicontazione dei risultati ottenuti, e della raccolta di nuove progettazioni.  “La responsabilità sociale del territorio è una nuova declinazione della responsabilità sociale d'impresa – ha dichiarato l’assessore Piaia-. Con questo progetto non si chiede semplicemente alle aziende di fare beneficenza, ma di risultare attivi e visibili nel sistema di welfare locale, in collaborazione con l'Amministrazione e le Associazioni di volontariato. Lo scopo è migliorare la vita della comunità, perché “fare del bene” fa bene anche alle aziende”.

“Le statistiche dicono infatti – ha aggiunto l’assessore Cameliani – che le imprese virtuose sono più redditizie, hanno migliori possibilità di crescere e prosperare perché hanno buoni rapporti con il contesto sociale. Per questo ci rivolgiamo alle aziende che, consapevoli del loro ruolo, vogliono impegnarsi ed investire concretamente in un progetto specifico, seguirne lo sviluppo coinvolgendo anche i loro dipendenti, essi stessi lavoratori e produttori di ricchezza economica”.

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