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Cronaca Faenza

Via libera al recupero: torna a risplendere l'ex colonia di Castel Raniero

Con una firma, stipulata il 29 giugno, tra la stessa Asp e l'azienda Diennea di Faenza, prende ufficialmente il via il sodalizio che nel giro di quattro anni dovrebbe permettere all'ex colonia di Castel Raniero di avere una nuova vita

Torna a risplendere l'ex colonia di Castel Raniero. Dopo il bando per la manifestazione d'interesse realizzato dalla proprietà dello stabile, l'Azienda di Servizi alla persona della Romagna faentina, adesso è tempo di accelerare. Con una firma, stipulata il 29 giugno, tra la stessa Asp e l'azienda Diennea di Faenza, prende ufficialmente il via il sodalizio che nel giro di quattro anni dovrebbe permettere all'ex colonia di Castel Raniero di avere una nuova vita.

"Siamo molto soddisfatti - commenta il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi - per gli esiti di questo bando che hanno permesso di ottenere un soggetto, tra l'altro del territorio, l'azienda Diennea, interessato al recupero di un bene storico ed architettonico di grande valore  sociale per la comunità. Grazie a Diennea, realtà leader nell’ambito delle digital marketing solutions e primo player in Italia ad aver lanciato MagNews, una piattaforma tecnologia per la gestione della comunicazione multicanale (email, sms, fax) 16 anni fa, l'ex Colonia sarà qualificata e al contempo anche il parco annesso potrà tornare ad avere una fruibilità pubblica sicura e costante".

Anche il presidente dell'Asp faentina sottolinea la soddisfazione. "Quello siglato recentemente - conferma Massimo Caroli-rappresenta un prototipo riproducibile per la valorizzazione del patrimonio dell’Asp in una logica di partenariato con imprese del territorio e organizzazioni della società civile. Un modus operandi che permetta la promozione e la rigenerazione dei beni comuni". La manifestazione d’interesse dell’Asp prevedeva per il recupero della ex colonia alcuni requisiti: il mantenimento pubblico della proprietà, la messa in sicurezza della Colonia secondo le normative vigenti riguardanti il recupero di edifici di valore storico, l’utilizzo degli spazi per progetti finalizzati alla valorizzazione d’iniziative a favore delle giovani generazioni e quindi l’utilizzo pubblico a fini sociali e di educazione eco-ambientale del parco.

"Tutti elementi - aggiunge Caroli - ampiamente documentati e confermati nel progetto di Diennea che si aggiungono alla previsione di investimenti economici e un piano di utilizzo delle strutture finalizzato alla creazione di un incubatore per lo sviluppo di start up nel settore delle tecnologie informatiche e per la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani". Sul versante aziendale a spiegare le tempistiche e i costi di questo progetto è l'amministratore delegato di Diennea, Maurizio Fionda.

"Per la nostra impresa il rapporto con il territorio è storico ed importante visto che siamo nati e presenti a Faenza da vent'anni. Oggi abbiamo 110 dipendenti distribuiti in quattro sedi (Faenza, Milano, Pisa e Parigi) con età media di 32 anni, dato che rispecchia anche la principale caratteristica del nostro business: la dinamicità. Il 48% di loro proviene dall’Emilia Romagna, molti dei quali da Faenza e dintorni. Per questo siamo consapevoli della responsabilità nei confronti della città. Con il recupero di Castel Raniero - prosegue l'Ad - che diventerà a tutti gli effetti la nostra nuova sede aziendale, dobbiamo far convergere esigenze finanziarie e imprenditoriali con quegli obiettivi sociali che il bando prevede. Siamo convinti di potercela fare. Entro quattro anni - sottolinea Fionda - pensiamo che i lavori e il trasferimento potranno dirsi conclusi. Serviranno investimenti compresi tra i 3,2 e i 3,5 milioni di euro. Tra i primi interventi che vogliamo realizzare, oltre a quelli di messa in sicurezza di alcune emergenze già presenti per evitare ulteriori decadimenti strutturali, c'è quello relativo alla casa del custode dove potremmo iniziare concretamente una nostra nuova storia".

Infine dalla documentazione presentata da Diennea viene evidenziato come il comitato Salviamo Castel Raniero, ma non solo, rappresenta una risorsa preziosa che l’azienda ha intenzione di coinvolgere, una volta completati gli interventi di ristrutturazione, per realizzare attività sociali in favore degli anziani e di altri beneficiari e per un uso educativo in una logica eco-ambientale del parco. Da questa operazione non mancheranno ulteriori ricadute positive sia per il territorio sia per la proprietà stessa dell'immobile. Il bando prevede infatti una corrispondenza annuale economica da parte di Diennea di ulteriori 10mila euro (per 35 anni, questa è la durata del contratto) per le spese patrimoniali della struttura a cui vanno aggiunti gli eventuali proventi, circa il 3% annui dell'utile, provenienti dalle aziende nate in seno al progetto di start up.

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