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Cronaca Faenza

Rapine notturne e tentate violenze: arrestato in un edificio abbandonato

Due giorni di indagini serrate e un soggetto di 31enne, già noto alle forze dell'ordine, originario del Marocco e senza fissa dimora, è stato rintracciato ed arrestato grazie un blitz dei carabinieri in un edificio abbandonato

Due giorni di indagini serrate e un soggetto di 31enne, già noto alle forze dell'ordine, originario del Marocco e senza fissa dimora, è stato rintracciato ed arrestato grazie un blitz dei carabinieri in un edificio abbandonato in cui si era rifugiato. E' accusato di aver messo a segno due rapine notturne, la prima ai danni di una ragazza aggredita nei paraggi della propria abitazione che ha rischiato anche una violenza sessuale.

Si tratta di Nabil Grirane. I militari hanno diffuso ufficialmente la foto per verificare con la popolazione, con un eventuale riconoscimento, se il soggetto si è reso responsabile di altri episodi simili a quelli per cui sono scattate le manette. La prima aggressione si era verificata nel corso della notte fra sabato e domenica, a mezzanotte e tre quarti circa in via Lesi, a Faenza, zona residenziale composta da villette a schiera di recente costruzione a ridosso di una vasta area verde: una 38enne che aveva appena gettato la spazzatura nel cassonetto adiacente la propria abitazione, appena salita in auto era stata avvicinata da un individuo che prima le aveva chiesto una sigaretta dopodichè l’aveva immobilizzata sul sedile afferrandola per il collo ed impossessandosi di una borsetta.

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L’aggressore non si era limitato a rubare la borsetta ma aveva anche tentato di baciare la ragazza arrivando a stretto contatto con il volto di lei, poi accortosi del passaggio di un auto, si era dato alla fuga. La giovane terrorizzata appena rincasata si era confidata con un suo amico ed aveva avvisato il 112 e aveva fatto ricorso alle cure del pronto soccorso (prognosi di sette giorni per la “stretta” al collo ed alle braccia).

I carabinieri, sulla scorta della descrizione fornita dalla vittima, hanno individuato il possibile aggressore, pregiudicato, che negli ultimi tempi, a seguito di altre indagini, era stato identificato come l’autore di numerosi reati contro il patrimonio messi a segno ai danni di donne e soprattutto anziani. Mostrata alla vittima la fotografia del sospettato, lo ha riconosciuto senza ombra di dubbio. A quel punto è cominciata la caccia all’uomo da parte dei carabinieri.

Nel frattempo, circa all' una di notte di martedì scorso, nel centralissimo viale Stradone di Faenza, vicino il “Fontanone”, uno studente diciannovenne veniva rapinato da un extracomunitario che dopo avergli chiesto un accendino gli aveva puntato un cutter alla gola facendosi consegnare il telefonino ed i pochi spiccioli che il giovane aveva in tasca. anche in questo caso la determinazione del rapinatore ha procurato un pesante shock emotivo alla vittima che ha subito chiamato il padre ed avvisato il 112. L’equipaggio intervenuto anche in questo caso aveva annotato la descrizione del rapinatore ravvisando evidenti analogie sia per “modus operandi” che per connotati, con la rapina consumata due giorni prima.

A quel punto i militari dell’arma hanno “stretto il cerchio” intorno all’uomo e dopo aver setacciato i casolari abbandonati ed i luoghi abitualmente occupati dai senzatetto, a distanza di poche ore dall’ultima rapina hanno trovato il 31enne di origine marocchina nascosto in uno stabile in stato di abbandono in viale Stradone, a poca distanza del luogo dove aveva aggredito il 19enne: indossava anche gli stessi abiti che la vittima aveva descritto ai carabinieri durante il primo intervento. L'uomo è stato quindi sottoposto a fermo per rapina continuata ed aggravata e tentata violenza sessuale. Oora si trova in carcere a Ravenna in attesa della convalida dell'arresto.

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