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Cronaca

Un pubblico internazionale per la trilogia d’autunno di Ravenna Festival

Un pubblico internazionale ha sottolineato il successo del primo lungo fine settimana all'insegna dell'opera lirica grazie alla nuova Trilogia d'Autunno che Ravenna Festival dedica quest'anno a Verdi e Shakespeare

Un pubblico internazionale ha sottolineato il successo del primo lungo fine settimana all’insegna dell’opera lirica grazie alla nuova Trilogia d’Autunno che Ravenna Festival dedica quest’anno a Verdi e Shakespeare. L’inedita formula della trilogia, con Macbeth, Otello e Falstaff presentati consecutivamente e a stretto confronto l’uno con l’altro – come lo scorso anno avvenne con Rigoletto, Trovatore e Traviata – conferma, e offre lo spunto per riproporla anche per il futuro, l’assoluta validità di una modalità produttiva e artistica che è stata accolta con grande favore dai più importanti tour operator europei specializzati in viaggi culturali.

Sono infatti oltre 1200 le presenze (concentrate nei due fine settimana ma distribuite in tutte repliche che continuano fino a domenica) di pubblico proveniente da ben 6 diversi Paesi. Un risultato straordinario che trova immediato riscontro anche sul fronte dell’incoming turistico con indubbi risvolti positivi per hotel, ristoranti, shopping e visite ai musei. La totalità di questi gruppi si ferma infatti in città da un minino di tre ad un massimo di cinque notti mantenendo sempre Ravenna come punto fermo anche per le escursioni in regione, come quella nei luoghi verdiani (Roncole, Busseto e Villa Sant’Agata) le cui immagini sono alla base dell’impianto visuale dell’allestimento di Falstaff. Molti di questi gruppi, che frequentano abitualmente i più importanti Festival e teatri in Europa, sono tornati a Ravenna - dopo la felice esperienza dello scorso anno – e hanno già manifestato l’intenzione di rifarlo, sottolineando come in pochissime città in Europa sia possibile trovare una simile offerta per qualità, intensità e accoglienza.

Il Festival ha investito con particolare attenzione su questa tipologia di pubblico con attenzioni dedicate, come quella di pubblicare il libretto d’opera anche in lingua inglese, così come per i sovratitoli a teatro. “Una presenza internazionale che ha impreziosito – sottolinea il sovrintendente Antonio De Rosa - le prime delle tre opere con gruppi di turisti provenienti da Francia, Germania, Stati Uniti, Svizzera, Olanda, Spagna e Austria alla ricerca di un’offerta di spettacolo dal vivo che per qualità e quantità potesse costituire una eccezionale celebrazione del Bicentenario Verdiano. La nostra città ha reso omaggio al genio di Verdi in maniera straordinaria grazie al progetto di Cristina Muti, che è stato recepito ben oltre i confini nazionali”.

Tra le modalità di accesso alla proposta del Ravenna Festival spiccano il gruppo di turismo culturale Internationale Theater und Musikreisen di Monaco di Baviera, giunto in città a bordo di un lussuosissimo pullman color bordeaux con griffato sulle fiancate il nome in oro (un mezzo personalizzato ad hoc con soli 28 posti extralusso sulla scocca di un veicolo da 56), ed il gruppo di giovanissimi studenti di un college americano in Italia per un viaggio studio che ha scelto di inserire nel suo grand tour italiano il Festival avendo scoperto on line l’inedita proposta artistica che concentrava in soli tre giorni le opere che Verdi compose attingendo dalle opere shakespeariane.

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