Botte e insulti alla compagna davanti al figlio piccolo: 5 anni di inferno

Prima i maltrattamenti in famiglia con botte, insulti anche davanti al figlio piccolo e oggetti lanciati contro di lei, tra cui sedie e mazzi di chiavi. Quindi, quando la donna lo ha lasciato, è arrivato allo stalking con insulti, minacce e altre botte. Il tutto spesso sotto la spinta di presunti stati alcolici o sotto l'effetto di droga. E' il motivo per il quale il Tribunale di Ravenna ha imposto a un 36enne ravennate, operaio disoccupato, il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri dalla ex compagna, una 40enne di origine straniera.

La misura, emessa dal Gip Monica Galassi su richiesta del Pm Daniele Barberini titolare del fascicolo, è stata notificata all'interessato dall'apposita sezione della squadra Mobile. Durante il successivo interrogatorio di garanzia, l'uomo, difeso dall'avvocato Francesco Furnari, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli vengono contestate vessazioni dal 2008 agli inizi del 2013. La donna lo ha denunciato più volte anche per violazione di domicilio. Diversi i passaggi della vittima al pronto soccorso