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Cronaca

Finalmente Rossella Urru a Ravenna: conferita la cittadinanza onoraria

Venerdì pomeriggio in municipio a Ravenna si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita in Algeria da un gruppo di terroristi legati ad Al Qaeda nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 e liberata il 19 luglio dell'anno scorso

Venerdì pomeriggio in municipio a Ravenna si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita in Algeria da un gruppo di terroristi legati ad Al Qaeda nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 e liberata il 19 luglio dell’anno scorso. Laureata a Ravenna, per due anni, dal settembre 2007 al settembre 2009, ha lavorato per il servizio cooperazione decentrata del Comune. La cerimonia si è aperta con l’intervento della presidente del consiglio Livia Molducci: “La tua liberazione è stata per noi un momento di grande “sollievo e gioia” come disse nei giorni della tua liberazione il Presidente Giorgio Napolitano, quando sei stata indicata come “il simbolo del coraggio, della dignità e della fierezza delle donne italiane, che lavorano in terreni di cooperazione e rappresentano la dignità, l'orgoglio e la grandezza del nostro Paese". Di questo possiamo essere orgogliosi anche noi ravennati, perché la sensibilità di Rossella ha trovato ascolto ed energia negli anni trascorsi a Ravenna”.

La cittadinanza onoraria a Rossella Urru (foto di Massimo Argnani)

Il sindaco Fabrizio Matteucci ha proseguito: “Voglio ricordare il   sentimento di grande affetto e speranza della nostra comunità che ti ha accompagnato Rossella,  nei  giorni bui.  E voglio ricordare anche le tante manifestazioni di solidarietà che, con fiduciosa ostinazione,  in quei mesi hanno espresso molte associazioni di volontariato e delle donne della nostra città.
Voglio ricordare   l’impegno delle nostre Assessore e Consigliere comunali perché nessuno  si dimenticasse di te. Carissima Rossella, in quei lunghi mesi sei stata per noi come  una figlia, un’ amica, una sorella che non vedevamo l’ora di riabbracciare. Oggi questo momento  finalmente è arrivato e siamo felici, profondamente  felici di averti  di nuovo con noi. So che a Ravenna ti legano tante cose, a partire  dai tuoi studi e dal tuo lavoro che ami tanto”.

L’assessora Morigi si è rivolta a Rossella con queste parole: “Bentornata nella tua città. Ti ringraziamo, perchè nonostante il rapimento, continui a sostenere e difendere le ragioni della cooperazione internazionale, quale strumento essenziale di solidarietà tra i popoli, di piena realizzazione dei diritti umani e di pace. Il nostro Comune insieme alla Regione e ad altri Enti Locali, opera in Saharawi, Senegal e Palestina, e poiché la recessione economica non può diventare anche recessione civile e democratica, oggi ribadiamo il nostro impegno a non arretrare di un centimetro nei progetti di cooperazione decentrata e allo sviluppo”.

Rossella Urru intervenendo al termine della cerimonia ha voluto ringraziare di cuore tutta la città “per avermi aspettato. So benissimo – ha aggiunto – di essere stata nel cuore di persone che non conosco e non conoscerò mai e desidererei che la stessa vicinanza nei miei riguardi fosse espressa anche alle persone che stanno tutti i giorni al fianco di chi è in difficoltà”.

Al termine la consegna della pergamena che reca la seguente dicitura. “A Rosella la Cittadinanza Onoraria per il legame con la città che ha ospitato il suo percorso di studi ed ha visto maturare la sua vocazione alla cooperazione internazionale per il coraggio, la coerenza, la sensibilità dimostrati nella sua esperienza di cooperante per il prezioso contributo apportato al dialogo tra i popoli, adoperandosi per quei valori e quegli ideali in cui la comunità ravennate si riconosce. Con gratitudine”.

ANCISI - Assenti i consiglieri comunali d'opposizione. Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, spiega la decisione della lista civica: "Tale assenza - almeno per quanto riguarda la nostra lista civica - non è stata motivata dal voto espresso in consiglio comunale sulla concessione di tale cittadinanza (voto di astensione da Lista per Ravenna e Lega Nord, contrario dal PDL, favorevole dal Movimento di 5 Stelle). Né abbiamo voluto mancare di rispetto a Rossella, a cui abbiamo espresso più volte, anche in consiglio comunale, “stima e affetto per la persona”, apprezzandone le “alte qualità professionali come operatrice della cooperazione internazionale a favore dei paesi svantaggiati” ed avendo per lei “trepidato in occasione del suo lungo rapimento”, pur senza condividere la decisione del sindaco Matteucci di conferirle la cittadinanza onoraria in assenza di legami con la nostra città".

"Semplicemente, abbiamo ritenuto scorretto che la consegna di un’onorificenza deliberata dal consiglio comunale sia stata organizzata senza convocare il consiglio comunale. In altre parole, che un riconoscimento dato nel nome di tutta la città sia stato “gestito” da un uomo solo al comando della città - chiarisce Ancisi -. Sappiamo che i consiglieri comunali non sono stati convocati, per l’occasione, in seduta straordinaria (come è sempre avvenuto, tranne che per le cittadinanze onorarie tributate dal fascismo), perché avrebbero avuto diritto di parola. Ma quando, nelle istituzioni democratiche, temendo la libera espressione di opinioni manifestate civilmente la si impedisce, non ci si può meravigliare se chi ne dissente non intende avallarlo con la sua presenza. Rossella Urru stessa ha riconosciuto che le diversità di opinioni su questa vicenda “fanno parte della normale politica democratica”. Ci dispiace dunque che la cittadinanza ravennate le sia stata conferita in condizione di anormalità democratica".

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