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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Russi

Russi presenta il Bilancio di genere: "Tassello importante nello sviluppo delle pari opportunità"

La sindaca: "In tema di parità di genere il Comune di Russi è già molto avanti, basti considerare ad esempio la componente femminile della Giunta, ma ci sono tante risposte che l'Ente pubblico può e deve dare al mondo delle donne"

Per la prima volta il Comune di Russi ha scelto di redigere il Bilancio di genere per valutare il diverso impatto delle azioni di governo sulle cittadine e sui cittadini. Il documento è stato presentato al pubblico martedì durante un evento a cui hanno preso parte anche i rappresentati delle principali associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali e del mondo della scuola. 

"Questo - commenta la Sindaca Valentina Palli - è uno strumento da cui si traggono moltissime idee, perché parte dallo studio preliminare del contesto esistente, un'analisi che in precedenza a Russi non era mai stata fatta. Si tratta di una iniziativa nata dall'esigenza di sapere se le politiche assunte da questa Amministrazione comunale nei confronti delle cittadine e dei cittadini sono correttamente orientate. Lo studio preliminare del contesto, la verifica dei risultati e delle nuove necessità dovrebbero essere sempre un punto di riferimento per chi deve scegliere le strategie di governo. In tema di parità di genere il Comune di Russi è già molto avanti, basti considerare ad esempio la componente femminile della Giunta, ma ci sono tante risposte che l'Ente pubblico può e deve dare al mondo delle donne. Da questo studio si può davvero partire per guardare al domani: partiamo da qui per evolvere".

"La stesura del Bilancio di genere - aggiunge l'Assessora alle Pari opportunità Jacta Gori - rientra tra le molteplici azioni previste dal progetto Facciamo la differenza, promosso dal Comune di Russi e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con l'intento di elaborare proposte per l'integrazione delle donne nella vita sociale ed economica della città, implementare politiche pubbliche e azioni concrete per l’empowerment femminile. Il progetto prevede anche percorsi formativi per le donne (corsi di fotografia, ricerca del lavoro, alfabetizzazione digitale, cucina e cucito in parte già realizzati) e supporto alle imprese interessate a ottenere la Certificazione della parità di genere".

" La Regione Emilia-Romagna è stata la prima a sperimentare questo strumento in Italia - sottolinea la Consigliera regionale di Parità Sonia Alvisi, in collegamento da remoto -. Il Bilancio di genere  è un tassello molto importante nello sviluppo delle politiche di pari opportunità: consente di determinare l'impatto delle politiche pubbliche su donne e uomini; persegue obiettivi di equità, efficienza, trasparenza e partecipazione; sostiene gli amministratori pubblici nella volontà di sviluppare politiche economiche che tengano conto della differenza tra uomini e donne".

"E' stato interessante cogliere le specificità di questo territorio - dettaglia la Responsabile scientifica del Bilancio di genere del Comune di Russi Giovanna Badalassi -. Per esempio emerge con chiarezza una dimensione di partecipazione, inclusione e il senso di comunità. Russi inoltre gode dei benefici ambientali propri di una cittadina in mezzo alla campagna e allo stesso tempo ha una elevata possibilità di accesso a opportunità di studio, di lavoro e dunque di crescita, grazie alla posizione baricentrica rispetto ad altri centri urbani limitrofi. Questa caratteristica ha prodotto negli anni una mentalità aperta, che ha contagiato anche la cultura istituzionale del Comune e lo sviluppo capillare dell’associazionismo nel territorio. Si tratta di peculiarità preziose per consentire in futuro a Russi di crescere ulteriormente, anche rispetto all’obiettivo di parità di genere, e di affrontare le sfide sociali che l’attendono, come l’invecchiamento della popolazione, l’assistenza alle/ai disabili e non autosufficienti, il sostegno alle famiglie e la cura dei giovani contro l'impoverimento educativo, il cambiamento climatico. L’attenzione verso il contrasto a ogni forma di violenza contro le donne e i soggetti più fragili è infine un impegno che il Comune vuole continuare a sostenere, perché tutte e tutti vivano a Russi sentendosi al sicuro, coinvolti e supportati".

Alcuni dati del Bilancio di genere

A Russi vivono 12.107 persone (Istat, 2022), delle quali il 50,6% donne e il 49,4% uomini, con una età media di 47,3 anni e una progressiva tendenza all’invecchiamento della popolazione, soprattutto quella femminile: tra gli over 80, ci sono infatti 711 donne e 489 uomini. La presenza della popolazione straniera, 1.470 persone, contribuisce a contrastare il calo demografico, soprattutto le donne straniere che sono il 50,7%, in gran parte concentrate tra i 20 e i 59 anni. Le donne di Russi, si legge nel bilancio, godono in generale di un buon livello di emancipazione: hanno investito molto nell’istruzione, soprattutto se giovani (tra i 25 e i 49enni hanno la laurea il 29,5% delle donne e il 17,3% degli uomini), e hanno una elevata partecipazione al mercato del lavoro, anche se non ancora paritaria. A Russi sono infatti occupati 2.967 uomini contro 2.313 donne, una differenza compensata da 601 donne casalinghe e 237 pensionate in più rispetto agli uomini pensionati. La fascia di età nella quale le donne lavorano di più è quella tra i 25 e i 49 anni, nella quale sono occupate il 73,3% delle donne, contro l’87,9% degli uomini residenti. 

L’attuale Amministrazione comunale si caratterizza per una presenza femminile rilevante: la Giunta è composta da sei persone, per il 66,7% donne. La Sindaca e la Vice Sindaca sono inoltre due donne, mentre un’altra Assessora ha la delega alle Pari Opportunità. Il Consiglio comunale è rappresentato da 16 consiglieri, dei quali 9 uomini (il 56,2%) e 7 donne (il 43,8%), tutte appartenenti al gruppo consiliare della maggioranza. Il Comune, specifica ancora il bilancio di genere, ha speso nel 2022 13,7 milioni di Euro, tra spese correnti e spese in conto capitale. Di questi, 10 mila Euro sono stati destinati al contrasto alla violenza contro le donne (0,1%), 4,3 milioni di euro alle spese per le persone con un impatto di genere indiretto (31,1%), 6,2 milioni di euro alle spese per la qualità della vita e il benessere (44,9%). Il 24% delle spese ha riguardato costi di funzionamento dell’Ente e dunque neutri rispetto all’impatto sui cittadini e cittadine. 

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