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Cronaca

Sergio Aletti nel mirino della Procura, si indaga su due pc portatili

Slitta a fine febbraio l'udienza per il sequestro conservativo d'urgenza per 500mila euro sui beni del Ravenna Calcio e dei suoi amministratori chiesti dall'ex presidente giallorosso Gianni Fabbri

Slitta a fine febbraio l'udienza per il sequestro conservativo d'urgenza per 500mila euro sui beni del Ravenna Calcio e dei suoi amministratori chiesti dall'ex presidente giallorosso Gianni Fabbri. E' quanto ha stabilito il giudice Giangiacomo Lacentra per consentire agli avvocati di Fabbri di studiare le carte presentate dai legali di Aletti. Il giudice stabilirà poi se invalidare o meno l'atto firmato davanti al notaio Scarano e riconsegnare il Ravenna a Fabbri.

Nel frattempo la Procura di Ravenna ha aperto un'inchiesta su due computer portatili, consegnati dall'ex compagna dell'imprenditore di Casalpusterlengo, Cristina De Angelis, ai primi di novembre. La magistratura sta indagando sulle operazioni calcistico-finanziare effettuate da Aletti. De Angelis venne nominata presidente della Triestina in estate. Poi la coppia scoppiò, con la donna che venne estromessa dalla Triestina. A quel punto partì la battaglia legale.

De Angelis presentò una denuncia alla Digos di Trieste per appropriazione indebita relativa a due assegni da 80mila euro. Dopodichè ha presentato un esposto querela a Ravenna circa presunti comportamenti poco chiari relativi alla gestione del Ravenna Calcio. Il pm Isabella Cavallari, al quale è stata affidata l'inchiesta, darà incarico di esaminare i documenti contenuti nelle memorie dei due pc portatili per verificare l'eventuale presenza di materiale interessante per l'indagine.

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