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Cronaca

Gli alberi della Rocca "bersaglio" per le siringhe: "Inseriremo telecamere e maggiori controlli"

Un albero usato come "bersaglio" verso cui lanciare siringhe che si piantano nella corteccia, una situazione allarmante che colpisce una zona già molto discussa

Un albero usato come "bersaglio" verso cui lanciare siringhe che si piantano nella corteccia. È una situazione allarmante quella segnalata da una residente in un gruppo Facebook, che colpisce una zona già molto discussa come quella della Rocca Brancaleone. "Sono andata al parco dei cani fuori dalla rocca con mia figlia e il cane, ho trovato erba alta mezzo metro e decine di siringhe". "È pericolosissimo, e se una dovesse cadere e un bambino la raccogliesse?", commenta una cittadina.

I ravennati sono molto legati a questo luogo storico, che ormai da anni si trova in un forte stato di degrado. Pochi giorni fa l'Amata Brancaleone (l'associazione che si occupa della valorizzazione della rocca)  ha organizzato due giornate di pulizia e di festa all'interno degli spazi che circondano la zona. Tuttavia sono sempre più frequenti le segnalazioni di situazioni di degrado riguardanti la rocca e il parco della cittadella. "Al di là del singolo episodio, le condizioni della zona sono in via di miglioramento, grazie al grosso intervento approvato un mese fa e alla sinergia che siamo riusciti a creare con l'Amata Brancaleone - commenta l'assessore al verde pubblico Gianandrea Baroncini - Si tratta di un episodio deprecabile, non bisogna abbassare la guardia".

"Questo episodio si inquadra nel fenomeno del contrasto al consumo e spaccio di stupefacenti, in cui noi come Polizia Municipale non siamo autonomi, ma porteremo il caso al tavolo della Prefettura - commenta il vicesindaco Eugenio Fusignani - Tuttavia gli ordinamenti prevedono già sanzioni amministrative per il non corretto smaltimento delle siringhe. C'è da dire che impiantare una siringa in un albero, atto senza dubbio osceno, è una forma di rispetto da parte del consumatore nei confronti degli altri, gettarla a terra costituirebbe un pericolo maggiore. Prenderemo in esame le opportune soluzioni per limitare il fenomeno: abbiamo già un piano in fase di studio per inserire un sistema di videosorveglianza nei punti nevralgici della città, cercheremo di inserire anche le zone dei parchi e dei monumenti più importanti come la Rocca Brancaleone. Oltre a questo vogliamo rafforzare il servizio di sorveglianza, con una presenza della Polizia che sia massiccia e continua. Alla fine di questi cinque anni vogliamo riconsegnare ai cittadini una città in cui ci sia maggior sicurezza".

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