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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

I cani "finanzieri" fiutano la droga nei cespugli: controlli tra Speyer e parco di via Capodistria

La Polizia, insieme alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale, ha effettuato un servizio di prevenzione e repressione della microcriminalità identificando oltre 30 persone

La Polizia di Ravenna martedì ha arrestato tre cittadini extracomunitari, tutti e tre originari della Tunisia, due per spaccio di sostanze stupefacenti mentre il terzo, già in precedenza accompagnato alla frontiera per l’espulsione, per essere rientrato nel territorio nazionale privo della prescritta autorizzazione del Ministro dell’Interno.

Giardini Speyer e stazione

Nel pomeriggio di martedì la Polizia, insieme alle unità cinofile antidroga Lucky e Ub della Guardia di Finanza oltre alla Polizia Municipale, ha effettuato un servizio di prevenzione e repressione della microcriminalità che ha portato all’identificazione di oltre 30 persone presenti nelle aree di stazione e giardini Speyer. In particolare l’attività della Questura di Ravenna ha visto il coinvolgimento della Sezione Volanti, della Squadra Mobile, della Polizia Ferroviaria e del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna; nel corso dei controlli effettuati nei giardini Speyer è stato individuato un 29enne tunisino non in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri in Italia, che è stato condotto in Questura per essere denunciato in stato di libertà per le violazioni del Testo Unico sull’Immigrazione.

Parco di via Capodistria

Nello stesso pomeriggio i controlli sono stati estesi anche alla Rocca Brancaleone e, infine, al parco pubblico per l’Educazione Stradale posto tra via Pola e via Capodistria, dove poliziotti e finanzieri hanno proceduto all’identificazione di altri quattro extracomunitari tunisini; due di questi erano già conosciuti dagli investigatori perché, in passato, erano già stati arrestati proprio ai giardini Speyer per spaccio di sostanze stupefacenti. In tale contesto le forze dell’ordine hanno avuto modo di osservare una cessione di sostanza stupefacente a un giovane, da parte degli stranieri, oltre a un anomalo rovistare fra gli arbusti e le piante presenti nel parco pubblico. Immediatamente bloccati, i due 30enni tunisini sono stati arrestati per spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo hashish, mentre il "cliente" sarà segnalato alla competente Autorità Amministrativa. La perquisizione personale a cui i due sono stati sottoposti ha permesso di sequestrare la somma di 150 euro in contanti, ritenuta il provento dell’attività di spaccio. Le due unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza Lucky e Ub hanno
permesso di rinvenire e sequestrare, fra gli arbusti e le piante dove gli stranieri erano stati visti rovistare, nove involucri di cellophane risultati contenere, complessivamente, 39 grammi di hashish.

Rientrato in Italia senza permesso

Insieme ai due è stato fermato e arrestato un terzo tunisino, 29enne, perchè è risultato essere rientrato nel territorio dello stato senza la prescritta autorizzazione del Ministro dell’Interno dopo che, nel 2014, era stato coattivamente accompagnato alla frontiera. Considerato il luogo dove è stato eseguito l’arresto dei due spacciatori di droga, la Polizia Giudiziaria ha proceduto a contestare, oltre che l’aggravante del concorso di persone nel reato, anche di avere commesso il fatto in prossimità di due strutture scolastiche e una struttura sanitaria presenti nelle immediate adiacenze del parco per l’Educazione Stradale, previsti dal Testo Unico delle leggi in materia di sostanze stupefacenti. All’esito delle udienze di convalida dell’arresto la posizione dei tre cittadini stranieri arrestati è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della Questura per le valutazioni circa l’ulteriore espulsione dal territorio nazionale, con accompagnamento in frontiera.

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