rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Spezza un dito a un Carabiniere e non rispetta il divieto di dimora: torna in carcere

Dopo la convalida dell’arresto, l'uomo era stato scarcerato e gli era stato imposto il divieto di dimora nella provincia di Ravenna, ma nei giorni successivi sarebbe stato più volte controllato a Faenza

E' tornato in carcere il 34enne originario dell’Algeria che a dicembre, dopo una segnalazione al 112 da parte dei volontari della sezione faentina dell’associazione nazionale Carabinieri, aveva fratturato un dito della mano al brigadiere dell’arma che lo aveva bloccato per impedirgli la fuga. Dopo la convalida dell’arresto, l'uomo era stato scarcerato e gli era stato imposto il divieto di dimora nella provincia di Ravenna, ma nei giorni successivi, nonostante la misura cautelare, sarebbe stato più volte controllato a Faenza da Carabinieri e Polizia. Oltre a vari "avvistamenti" in alcuni bar del centro, l'uomo già due giorni dopo la sua scarcerazione sarebbe stato allontanato dal cortile interno di una scuola media dove, in stato di ubriachezza, sarebbe stato intento a infastidire gli studenti.

Il giudice ha quindi ordinato di arrestarlo e portarlo in carcere; nel frattempo lo straniero, irregolare sul territorio dello stato e senza fissa dimora, si sarebbe "dato alla macchia" rendendosi irreperibile. In realtà, però, l'uomo non si sarebbe mai allontanato da Faenza. Sabato mattina, infatti, si è ripetuta una scena simile a quella di dicembre: due volontari dell’associazione nazionale Carabinieri di Faenza che stavano pattugliando a piedi il centro città hanno riconosciuto il 34enne che si aggirava in zona piazza del Popolo. A quel punto, come da protocollo, i due volontari hanno telefonato ai Carabinieri mantenendo sempre a vista l’algerino, finchè lo hanno visto entrare in un condominio di corso Saffi. Sul posto sono arrivati i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile che hanno cominciato le ricerche in tutto il palazzo, ipotizzando che lo straniero si fosse nascosto da qualche conoscente. Alla fine, i militari dell’arma si sono fermati davanti all'appartamento di una coppia di persone già note alle forze dell'ordine, la cui porta era chiusa a chiave dall’interno. I Carabinieri, dopo aver bussato ripetutamente per quasi mezz’ora senza ricevere alcuna riposta, stavano per fare irruzione quando il 34enne si è deciso ad aprire. Per lui sono immediatamente scattate le manette in quanto è stato subito riconosciuto per essere la stessa persona arrestata a dicembre, che fra l’altro conterebbe ben sette falsi nominativi. I militari dell’arma hanno anche perquisito l’abitazione, senza però trovare nessun altro: sono ancora in corso accertamenti sul conto della coppia che ha in affitto quell’appartamento. Dopo la notifica del provvedimento, il 34enne è stato portato nel carcere di via Port'Aurea. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spezza un dito a un Carabiniere e non rispetta il divieto di dimora: torna in carcere

RavennaToday è in caricamento