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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Spuntano i nuovi manifesti contro l'aborto: "E' un omicidio, lo disse anche Pasolini"

Partita la nuova campagna di affissioni dell'associazione Pro Vita & Famiglia che cita anche Pier Paolo Pasolini

"L’aborto è un omicidio e la sua legalizzazione traumatizza. No, non sono parole nostre, ma di Pier Paolo Pasolini, del quale quest’anno è il centenario dalla nascita e che affidò questo suo pensiero alle pagine del Corriere della Sera nel 1975", così dichiara Simone Ortolani, referente territoriale di Pro Vita & Famiglia Emilia-Romagna, nel presentare la campagna di affissioni in difesa della vita appena iniziata a Ravenna e Bologna, e che interesserà tutte le province dell’Emilia-Romagna, dopo essere partita da Roma.

"Tutelare la vita - prosegue Ortolani - significa garantire ogni altro diritto umano, perché se manca il diritto alla vita, il primo e più fondamentale, mancano di conseguenza tutti gli altri. Vogliamo quindi, con questa campagna, risvegliare le coscienze sul dramma dell’aborto: è la legalizzazione di un omicidio, che distrugge una vita umana e traumatizza anche le donne, sia dal punto di vista fisico che psicologico, perché sono lasciate sole con la bugia che abortire sia l’unica soluzione possibile quando arriva una gravidanza difficile o indesiderata. Chissà se ora la sinistra e le femministe, che hanno già imbrattato questi manifesti a Roma, censureranno anche qui Pasolini e il suo pensiero intellettualmente onesto e disinteressato in favore della Vita e dei nascituri, così come hanno fatto in passato in tutta Italia con le campagne in difesa del diritto alla vita rimosse, strappate, vandalizzate o addirittura censurate in modo illegittimo dalle amministrazioni".

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