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Cronaca

Superlavoro all'ospedale di Ravenna: doppio prelievo multiorgani

All’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna è stato eseguito, nei giorni scorsi, un doppio prelievo multiorgano in due pazienti deceduti pressochè contemporaneamente

All’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna è stato eseguito, nei giorni scorsi, un doppio prelievo multiorgano in due pazienti deceduti pressochè contemporaneamente. Un’operazione che ha comportato uno sforzo organizzativo molto intenso da parte delle varie strutture ospedaliere coinvolte, in particolare le sale operatorie e l’Anestesia Rianimazione diretta dal dottor Maurizio Fusari, ma che comunque non ha avuto ripercussioni sul resto dell’attività chirurgica sebbene nello stesso giorno vi siano state anche varie urgenze.

I due pazienti, un uomo e una donna, entrambi deceduti per cause naturali, erano ricoverati nella Terapia Intensiva Polivalente di Ravenna che, dopo il loro decesso, si è immediatamente attivata “raddoppiando” le procedure: è stato organizzato un doppio Collegio di Osservazione di morte encefalica che ha coinvolto, oltre gli anestesisti-rianimatori della Terapia Intensiva, anche i neurologi, i medici di Direzione sanitaria, il Coordinamento Locale Trapianti, con l’insostituibile e fondamentale contributo e disponibilità dei tecnici di Neuro Elettrofisiologia e degli infermieri della Terapia Intensiva. Contestualmente è stato allertato il Centro Trapianti regionale e al termine dell’osservazione sono state allestite due sale operatorie con altrettante equipe chirurgiche, in cui sono stati effettuati gli interventi di prelievo, ospitando le equipe dei diversi Centri Trapianto destinatari degli organi, arrivate a Ravenna. Si può stimare che saranno una decina i pazienti che potranno usufruire degli organi e tessuti provenienti da questo prelievo.

Si è trattato, in pratica, di una doppia urgenza che ha coinvolto un numero eccezionale di operatori del blocco operatorio e che si è protratta per 30 ore consecutive, periodo durante il quale è stato necessario effettuare anche altri interventi chirurgici in urgenza salvavita, senza alcun tipo di ripercussione, grazie, in particolare, alla professionalità degli infermieri e degli anestesisti-rianimatori in pronta disponibilità oltre a quelli di guardia. Uno sforzo organizzativo importante dunque, in una realtà, quella romagnola, da sempre impegnata attivamente a sostenere e promuovere la donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto.

Basti pensare che per l’anno in corso l’Azienda Usl della Romagna registra numeri da record nell’attività di prelievo: il solo ospedale di Ravenna fino ad ora  ha effettuato in totale 46 donazioni fra multiorgano e cornee che hanno consentito il successivo trapianto di fegato o reni per 9 pazienti e di cornee per 86 pazienti.
 

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