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Cronaca Faenza

Va con una prostituta, lei gli ruba la carta di credito: denunciate in due

L'attività è partita a seguito di una denuncia presentata alla Questura di Forlì da un cittadino forlivese, il quale aveva notato un ammanco di denaro a seguito di spese effettuate tramite l'utilizzo non autorizzato della propria carta di credito

Venerdì la Polizia di Stato di Ravenna ha rintracciato due cittadine cinesi in un appartamento di Faenza che si dedicavano assiduamente alla prostituzione in casa. Entrambe, dopo gli opportuni accertamenti, sono state denunciate all’autorità giudiziaria e una è stata espulsa dal territorio nazionale.

LA DENUNCIA - L’attività è partita a seguito di una denuncia presentata alla Questura di Forlì da un cittadino forlivese, il quale aveva notato un ammanco di denaro a seguito di spese effettuate tramite l’utilizzo non autorizzato della propria carta di credito. L’uomo ha confessato di essere stato, qualche giorno prima, in un appartamento del centro di Faenza dove aveva consumato un rapporto sessuale con una cittadina cinese contattata tramite un sito di incontri on line, ricordandosi di avere lasciato incustodita nella camera da letto la giacca con all’interno il portafogli e la carta di credito.

LA BANCA - Qualche giorno più tardi la banca gli aveva comunicato che la sua carta di credito era stata utilizzata per degli acquisti in un negozio cinese, per un importo di circa 100 euro. L’uomo aveva quindi cercato di ricontattare telefonicamente la donna, con la scusa di fissare un nuovo appuntamento, ma è venuto a sapere che la cinese nel frattempo era tornata in Cina e che sarebbe rientrata dopo qualche giorno.
 
L’INDAGINE - A seguito della denuncia e delle informazioni fornite dall’uomo, gli agenti del commissariato di Faenza hanno fatto un controllo nell’abitazione segnalata e hanno trovato all’interno due cittadine cinesi. La prima, presentatasi con lo stesso pseudonimo “Vita” dato all’uomo, è risultata in regola in Italia con il permesso di soggiorno e ora sono in corso indagini da parte della Polizia circa l’indebito prelievo di danaro. L’altra cinese, trovata al piano superiore dell’appartamento, nascosta dietro una porta, non era in possesso di alcun documento di identificazione e mostrava di non comprendere la lingua italiana. In realtà, accompagnata presso gli uffici di polizia per i dovuti accertamenti, aveva già a suo carico un provvedimento di rigetto del permesso di soggiorno emesso dalla Questura di Reggio Emilia. La donna è stata quindi denunciata per il reato di clandestinità e colpita da decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Ravenna. Contestualmente, personale del Commissariato di Faenza ha eseguito il suo accompagnamento al Centro di Identificazione di Roma per la successiva espulsione dal territorio nazionale.

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