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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ancisi (LpRa): "Smontati il Tecnopolo e la Cittadella della Nautica"

Ricorda Ancisi: "Nel bilancio di previsione del Comune era stata prevista per quest’anno la spesa di 75 mila euro per la progettazione della sede della cittadella della nautica"

Nell’assestamento generale del bilancio di previsione 2012, da approvare giovedì, figura il taglio degli investimenti previsti per il Tecnopolo, l’avveniristico progetto - su cui si sono sprecate infinite celebrazioni - volto a costituire a Ravenna il polo regionale della ricerca industriale su energia, nautica e restauro dei beni culturali". E' quanto afferma Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di LIsta per Ravenna.

Ancisi ricorda che "risale al 2009 l' accordo con la Regione Emilia-Romagna, che prevedeva finanziamenti della Regione stessa per complessivi 1.700.000 euro, da conferire al Comune di Ravenna per la realizzazione della nuova sede del Tecnopolo presso la Cittadella della Nautica nell’ex comparto petrolchimico Sarom, per l’adeguamento dell’officina nell’area Rivoira come campo prove sull’energia da idrogeno e per la disponibilità della sede provvisoria".

Continua Ancisi: "risorse furono assegnate all'Università di Bologna per le attività di ricerca su energia, nautica e restauro beni culturali, da sviluppare utilizzando da subito i locali disponibili presso la sede provvisoria. Nel bilancio di previsione del Comune era stata prevista per quest’anno la spesa di 75 mila euro per la progettazione della sede della cittadella della nautica e di 24 mila per la progettazione dell’intervento sull’officina Rivoira: interventi ora cancellati senza spiegazioni. Avendola interpellata al riguardo, la capo-area Economia e Territorio del Comune di Ravenna, Paola Bissi, mi ha chiarito per iscritto l’apparente mistero".

SMONTAGGIO DEI CASTELLI
“Si è dovuto prendere atto della situazione tutt’altro che definita in merito ai tempi di messa in disponibilità dell’area per la realizzazione della sede definitiva del Tecnopolo nell’ambito della futura Cittadella della Nautica” - scrive Paola Bissi - maturando “la consapevolezza della impossibilità di poter avviare e completare la realizzazione della sede definitiva in tale area entro i termini previsti dai finanziamenti assegnati dalla Regione Emilia-Romagna”. In quanto poi “alle risorse previste per la realizzazione del campo prove presso l’officina Rivoira si sono altresì riscontrate problematiche connesse all’adeguamento dei locali alla sopravvenuta normativa anti-sismica, che non ne rendono conveniente l’adeguamento”. Si è deciso dunque di soprassedere all’intervento, “verificata la compatibilità delle attuali attività di ricerca sull’idrogeno anche presso la sede provvisoria”.

RAFFORZARE PIUTTOSTO LA RICERCA SULL’ENERGIA, LA NAUTICA, I BENI CULTURALI
"Risale al 19 settembre 2011 - prosegue Ancisi - l’incontro tra Provincia, Comune e Camera di Commercio di Ravenna nel quale tutti i partecipanti hanno convenuto di richiedere formalmente alla Regione Emilia-Romagna di destinare le risorse previste per la sede di Ravenna del Tecnopolo “all' attività di ricerca industriale sull’energia, sulla nautica e sul restauro dei beni culturali ed all’acquisto di attrezzature necessarie per tale attività”, finanziando “le linee di ricerca già avviate, l’avvio di nuovi ambiti di ricerca e maggiori acquisti di attrezzature scientifiche a ciò necessarie”. Valutata, da parte della Regione Emilia-Romagna, la percorribilità della proposta avanzata, gli enti di ricerca del Tecnopolo (Università di Bologna e Consiglio Nazionale delle Ricerche) hanno presentato alla Regione stessa i nuovi progetti da realizzare con il finanziamento di 1.700.000 già previsto per le sedi del Tecnopolo presso la Cittadella della Nautica e presso l’officina Rivoira. La Regione sta esaminando tali progetti, in attesa di procedere alla rimodulazione dei finanziamenti".

COMMENTO AMARO
"Il nuovo percorso sembra dotato di quelle doti di realismo e di fattibilità di cui mancavano i precedenti progetti galattici. Non si capisce perché siano rimasti a bilancio per undici mesi del 2012 investimenti già cancellati da decisioni assunte nel 2011 - aggiunge il capogruppo di LpRa -. Ma, soprattutto, si sono sprecati tempo, energie e risorse per costruire i castelli di carta della nuova Cittadella della Nautica e della ristrutturazione delle officine Rivoira come campo prova per le ricerche sull’idrogeno. Il primo viene tenuto in piedi con lo sputo, non avendo il coraggio di dire che resta un sogno; il secondo è già stato smontato. Insomma il Tecnopolo si può fare utilizzando le strutture esistenti e risparmiando montagne di soldi da spendere, più produttivamente, non nella costruzione di castelli, ma in progetti veri di ricerca, facendo affidamento sull’Università di Ravenna. Magari ce li facciano conoscere ed apprezzare.
 

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