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Caso Liceo Classico Torricelli, il Popolo della Famiglia: "Eliminare la regolamentazione della carriera alias"

Alessandro Vitali, dirigente comunale del Popolo della Famiglia a Faenza, ritorna sulla polemica scoppiata attorno al Liceo Classico Torricelli

"Fuori l’ideologia gender dalle scuole".  Alessandro Vitali, dirigente comunale del Popolo della Famiglia a Faenza, ritorna sulla polemica scoppiata attorno al Liceo Classico Torricelli. "Se a fare discutere nei giorni scorsi è stata la descrizione dell’Istituto,
quello che come Popolo della Famiglia facciamo notare è la risposta della Preside - afferma Vitali -. Quest’ultima infatti si è smarcata dalle accuse di rappresentare una scuola non inclusiva vantandosi di avere introdotto da circa due anni la carriera alias".

Argomenta Vitali: "Si tratta di un accordo tra studente ed Istituto in cui si decide in documenti non ufficiali, che hanno valore solo all’interno delle mura scolastiche, di poter insistere il nuovo nome dello studente che si ritiene in disforia di genere. Tale artifizio è un vero e proprio lavaggio mentale perpetrato nei confronti di chi si trova in una stagione complicata come la fase adolescenziale. La creazione di bagni e spogliatoi neutri non fa del Liceo Torricelli un luogo inclusivo, ma danneggia la serietà di un luogo sacro per la formazione dell’individuo. È questo il vero tema su cui occorre fare luce. Chiediamo dunque di eliminare dal liceo la regolamentazione della carriera alias". 

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