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Acqua, il Pdl e Lega: "Contenere i costi fissi"

Giovedì si sono riunite congiuntamente le commissioni Affari Istituzionali e Ambiente per discutere della proposta della coalizione di maggioranza di variare lo Statuto del Comune di Ravennaa

Giovedì si sono riunite congiuntamente le commissioni Affari Istituzionali e Ambiente per discutere della proposta della coalizione di maggioranza di variare lo Statuto del Comune di Ravenna inserendo alcuni principi sul tema dell'acqua con i quali ribadire che si tratta di un bene indispensabile e sul quale vanno escluse logiche di profitto.

Lega Nord Romagna e Pdl "ritengono che l'esito referendario sia stato esplicito e i cittadini che hanno votato non sono degli sprovveduti ed hanno le idee chiare. Nonostante ciò, dall'insediamento del consiglio comunale di Ravenna ad oggi, su questo tema si sono succeduti atti e dicussioni presentati dai diversi componenti del centro sinistra per cercare di appropriarsi, quasi strumentalmente, della titolarità di un documento che, all'atto pratico non è sufficiente a dare una risposta concreta ai cittadini che si sono espressi".

"A nostro avviso - evidenziano Paolo Guerra e Nereo Foschini - nell'interpretare l'esito referendario, la politica è chiamata ad attivarsi affinchè siano effettuati interventi concreti su coloro che gestiscono l'acqua. Vale la pena ricordare che sul ciclo dell'acqua nel nostro territorio sono coinvolti tanti e diversi soggetti ai quali i consiglieri, in rappresentanza dei cittadini che li hanno votati, devono chiedere concretamente di attuare quelle strategie che rispettino sì l'esito referendario ma permettano contestualmente di ridurne anche le tariffe".

"Sul nostro territorio le tariffe sono incrementate significativamente negli ultimi 5 anni  e ad oggi i cittadini ravennati sono fra coloro che hanno le tariffe pià elevate in Regione Emilia Romagna - continuano i due esponenti del centrodestra -. Considerare l'acqua un bene pubblico è condivisibile, ma quando nella "filiera" vi sono tanti attori l'Amministrazione locale oltre ad introdurre un principio nello statuto comunale, dovrebbe chiedere
esplicitamente a ciascun operatore, dalle sorgenti fino alla distribuzione, di contenere i costi fissi, quelli del personale, dei Consigli di Amministrazione, dei Dirigenti e degli incarichi esterni affinchè l'acqua, diventi effettivamente un bene pubblico ad un costo altrettanto accettabile. Per tale motivo abbiamo ritenuto di presentare un Ordine del giorno congiunto in Consiglio Comunale".

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