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Dislivello sulla circonvallazione, l'assessora: "Difficile intervenire in tempi rapidi"

L'assessora ai Lavori pubblici: "Un intervento che verrà fatto, ma che purtroppo non è un intervento banale". Ancisi (LpRa): "Possono passare mesi, anche anni"

Su via Fosso Dimiglio serve un intervento di ripristino, ma si tratterà di un intervento complicato e che, molto probabilmente non avverrà in tempi rapidi. Attraverso un'interrogazione in Consiglio comunale, il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha posto l'attenzione sul dislivello che si è venuto a formare in un tratto della cosiddetta "tangenziale nord" di Ravenna e precisamente in via Fosso Dimiglio, dove nel frattempo è stato posto un cartello che segnala il limite di velocità a 30 km/h in entrambe le direzioni.

Al consigliere d'opposizione ha risposto martedì, durante la seduta del Consiglio comunale, l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte: “L'ordinanza con cui si è istituito temporaneamente il limite massimo di velocità di 30 km/h è dell'anno scorso, è l'ordinanza 551 ed è in corrispondenza del cavalcaferrovia. È stato necessario per garantire la sicurezza alla circolazione. La richiesta del servizio Strade è conseguente alla formazione di un avvallamento sulla carreggiata ed è stato valutato di non chiudere la strada, ma di limitarne la velocità prima di procedere con un intervento di ripristino di questo tratto. In particolare - prosegue l'assessora - l'intervento per appianare questo scalino, questo dislivello che si è formato sul primo giunto dell'impalcato ferroviario di via Fosso Dimiglio, non si configura come un intervento di manutenzione ordinaria, per cui possiamo andare ad intervenire con questa modalità. Il dislivello che si è venuto a formare deriva dallo svuotamento del materiale inerte in corrispondenza della parte laterale della spalla. Quindi è necessario ridurre la carreggiata e segnalare il dosso in modo tale da limitare la velocità e consentire l'utilizzo della strada in sicurezza. Il ripristino complessivo verrà effettuato con un intervento di manutenzione straordinario, che sappiamo dovrà essere progettato. Sulla base della disponibilità finanziaria, dal fondo per la manutenzione dei ponti, procederemo alla sistemazione finale. Quindi è un intervento che verrà fatto, ma che purtroppo non è un intervento banale e per il quale si possa intervenire in modo più rapido. Però c’è tutta l'attenzione per il ripristino di questo problema”.

"Per come vanno ordinariamente questi percorsi burocratici possono passare mesi e mesi, anche anni" commenta il consigliere Ancisi, replicando che "quell’ordinanza avrebbe trovato un minimo di senso solamente per consentire un’urgente rimozione dello scalino. Siccome il cartello esposto a giustificazione del limite di velocità 30 km/h rappresenta un dosso, ho infatti ricordato come sia vietato porne nelle arterie di scorrimento e nelle strade urbane principali, perché, in caso di emergenza, devono potervi sfrecciare i mezzi di soccorso". "Non si può transigere oltre - conclude il consigliere di Lista per Ravenna - La speranza è che, nel corso del 2023, quando si dovrà modificare il piano degli investimenti 2023-2025 approvato appena lo scorso 28 marzo, per una spesa totale di 116 milioni, si riesca, dopo aver fatto almeno il progetto di fattibilità dell’opera, a metterla in nota tra quelle da farsi con urgenza. Nel frattempo, la Giunta de Pascale dovrà appellarsi alla sua buona sorte".

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