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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Lugo

Elezioni a Lugo, Verlicchi parla di tasse: "Sono troppe, bisogna snellire e semplificare"

Non possiamo più permetterci – afferma Verlicchi – che ogni giorno esca un nuovo balzello, una nuova complicazione; occorre snellire, semplificare, ridurre tasse e tariffe

“Non c'è nessuna tregua per contribuenti e consumatori: dopo il capitolo mini Imu ed il conguaglio Tares, già si affaccia sulla scena il prossimo salasso: la Iuc”. Ad affermarlo è Silvano Verlicchi, candidato sindaco a Lugo per la lista civica Per la Buona Politica, alla luce della discussione sul Bilancio di Previsione, attualmente all’esame del Consiglio comunale. “Se da una parte la proposta di Bilancio – sottolinea Verlicchi – è da apprezzare per la decisione di azzerare l’Imu sulla prima casa per il 2014 (un provvedimento, tuttavia, che sa tanto di metodo tipicamente pre-elettorale), per tutto il resto l’immediato futuro non promette niente di buono”.

Il riferimento è alla nuova Imposta Unica Comunale, che comprenderà la componente servizi (Tasi, unita all'Imu per capannoni e seconde case) e la componente rifiuti (Tari). “Dietro queste sigle astruse e fantasiose – prosegue Verlicchi – si nasconde però una sostanza molto pesante, in particolare per la tassa sui rifiuti, decisamente onerosa. Se chi è al Governo, nazionale e locale, non modificherà qualcosa a breve, la stangata colpirà in particolare le imprese dei vari settori merceologici con ingenti incrementi dei costi, derivanti da criteri non legati alla quantità effettiva di rifiuti prodotti”.

“A tutto questo si aggiunge il Sistri, vale a dire il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti dell’impresa, che si abbatterà impietoso sulle nostre Pmi. Dal prossimo mese di marzo, infatti, anche acconciatori, estetiste, calzolai, orafi, restauratori e similari saranno equiparati a ‘produttori iniziali di rifiuti pericolosi’ e agli ‘enti o imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi’. In altri termini, questi dovranno comportarsi alla stessa stregua di un impianto siderurgico o di un grande ospedale: saranno obbligati ad acquistare una chiavetta Usb dedicata, con software protetto; a pagare almeno 120 euro per un’imposta il cui importo aumenta a seconda del numero dei dipendenti, e a dover effettuare una registrazione elettronica per ogni tipologia di rifiuto, anche se marginale”.

“È evidente – insiste Verlicchi – che siamo di fronte ad un'ulteriore degenerazione di un sistema normativo e fiscale iper burocratico, farraginoso ed ormai insostenibile per le piccole attività commerciali ed artigianali; senza dimenticare i riflessi che avrà su cittadini e consumatori, già provati dal perdurare di una drammatica crisi economica. Ma è anche l’ulteriore dimostrazione di una classe politica sempre più autoreferenziale che ha perso il contatto con il paese reale, che non fa quello che deve e fa molto male ciò che serve a cittadini ed imprese”.

“Non possiamo più permetterci – conclude Verlicchi – che ogni giorno esca un nuovo balzello, una nuova complicazione; occorre snellire, semplificare, ridurre tasse e tariffe, dare ossigeno ad un’economia asfittica ed in molti casi già in ginocchio. E’ ora di cambiare: facciamolo cominciando dal nostro Comune”.

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