Bessi (Pd): "Con l’embargo crolla l’export della nostra agricoltura in Russia"

L'embargo sui prodotti alimentari da parte della Russia compie un anno e, secondo la stima diffusa nei giorni scorsi da Coldiretti, è già costato all'Italia circa 240 milioni di euro in 12 mesi solo di mancato export nei prodotti agroalimentari che arriva a circa 700 milioni di euro e se si considerano gli effetti indiretti che riguardano altri prodotti. "Un danno che rischia di essere permanente – osserva il consigliere regionale Gianni Bessi – perché Mosca ha annunciato di lavorare per arrivare in pochi anni all’autosufficienza alimentare. Come ha osservato Paolo De Castro, coordinatore S&D della commissione Agricoltura presso il Parlamento Ue, non si è mai visto nella storia che le guerre commerciali abbiano risolto i problemi, soltanto peggiorato le situazioni. Il problema dell’Ucraina esiste ma se il metodo è sbagliato. Bruxelles e Mosca devono trovare una soluzione diplomatica per dire stop alle all’embargo che danneggia tutti e porta alla distruzione delle derrate alimentari occidentali".

Di fronte al prolungamento dell'embargo russo, l'Unione europea ha prorogato fino al 30 giugno 2016 le misure di sostegno eccezionali e transitorie per il settore ortofrutticolo. "In questa situazione gli aiuti sono indispensabili per ridare equilibrio a un mercato destabilizzato dall'embargo russo - osserva il Bessi – ma il rischio è che le sanzioni distruggano la nostra quota di mercato verso la Russia in modo stabile. Produrre per vedere la merce andare distrutta è veramente il peggio per la nostra agricoltura. Certo uno smacco anche per la lotta contro gli sprechi alimentari che l’Unione Europea sta promuovendo".