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Bolletta dell'acqua da 720 euro per una faentina alluvionata, Bertozzi (FdI): "Inaccettabile"

Il documento è stato inviato lo scorso giugno, ma la donna sarebbe fuori dalla propria abitazione, inagibile dopo l'alluvione di maggio. Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia esorta gli amministratori locali a convocare con urgenza l'assemblea dei soci

Una bolletta salatissima per il consumo dell’acqua. Tra le voci di spesa del documento da 720 euro inviato da Hera a un'utente di Faenza nei giorni scorsi c’è la quota per la fognatura, quella per la depurazione, gli oneri, la quota fissa di 10 euro e soprattutto 555 euro per la quota acquedotto. E’ presente anche uno stralcio da 119 euro per gli acconti precedenti, altrimenti il conto sarebbe stato di ben 839 euro. La bolletta si riferisce al periodo compreso tra il 21 dicembre scorso e il 6 giugno, ed è stata emessa il 21 giugno, con termine per il pagamento al 31 di agosto. Peccato che l’utente in questione, una signora faentina, sia stata alluvionata, e come riferisce il consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi si trovi fuori dalla propria abitazione dal giorno dell’alluvione in quanto la sua casa sarebbe ancora inagibile. “E’ inaccettabile una cosa del genere. Con ogni probabilità si è verificato un guasto alle condutture causato dall’alluvione stessa - scrive il consigliere comunale -. Ed Hera chiede il conto. Io spero che la persona interessata attivi la procedura di reclamo, e spero che Hera in trenta secondi proceda allo storno della fattura”.

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia era stato tra l’altro tra i proponenti di un emendamento ad un ordine del giorno avente a tema l’annullamento (e non solo la sospensione come disposto in urgenza dopo gli eventi, ndr) delle bollette per i nuclei familiari alluvionati. Documento che era stato poi votato all’unanimità dal consiglio. In particolare l’emendamento impegnava l’amministrazione comunale a stimolare l’assemblea dei soci di Hera affinché utilizzi gli extra-profitti, o parte di essi, per ridistribuirli ai cittadini e imprese dei territori alluvionati. Oggi, a fronte delle super bollette ricevute dai cittadini torna a puntare il dito contro la società: “No sospensioni, rateizzazioni o altre scuse simili, deve stornare e punto. Non devono essere invocate procedure burocratiche, ritardi o altro, si deve stornare e punto.Se non dovesse accadere questo credo sia indispensabile attivare la via giudiziaria. Credo anche che i Comuni soci debbano farsi immediatamente carico presso Arera (l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e presso il gestore per pretendere l’azzeramento. Credo che queste assurdità debbano essere portate all’evidenza del Patto di Sindacato che controlla Hera” che attraverso l’ordine del giorno votato all’unanimità dovrà “essere convocato con urgenza. Un gestore a maggioranza pubblica relativa non può comportarsi così”.

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