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"Il consiglio comunale? Una seduta degna di un film comico"

Massimiliano Alberghini critico: "Se questo è il modo di amministrare una città, si giustifica che abbiano messo dei cessi in piazza Kennedy di fianco a Palazzo Rasponi".

"Un'atmosfera tragicomica". Così il consigliere Massimiliano Alberghini ha definito l'aria che si è respirata nella seduta del consiglio comunale di Ravenna del 29 novembre.
"Si parte con un Question Time presentato dal capogruppo PD che interroga il sindaco e l’assessore di riferimento sul numero di accessi alla ZTL in prossimità della fine del periodo sperimentale. Bastava una telefonata all’assessore per ottenere come risposta il numero richiesto. La domanda nasce spontanea: si parlano tra di loro ?

Poi si prosegue con i lavori e viene presentata una banale ratifica per una modesta variazione di bilancio: la delibera si dimostra errata, tanto da esserne sospesa la trattazione per permettere di recuperare quella giusta e ripresentarla nel corso del Consiglio, dopo aver trattato altri argomenti.

A questo punto - prosegue Alberghini - si vira su ACER: è stato fatto un consiglio straordinario, poi una commissione consiliare, ma, a fronte delle molte ombre evidenziate, nessuno della maggioranza ha mostrato il benché minimo interesse a chiarire le molte perplessità sollevate su un argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti.
Ma d’altra parte ACER continua ad essere un ufficio di collocamento del PD, come dimostrano le nuove nomine effettuate, delle quali approfondiremo la questione. Nella delibera proposta, scritta in maniera incomprensibile, si parla della ristrutturazione di sei alloggi popolari per 750mila euro, importo degno di una villa con piscina. L'assessore si dimostra totalmente impreparato sui chiarimenti richiesti, arrivando ad affermare che il Consiglio Comunale non è il luogo adatto per entrare nel merito di delibere come questa. Qualche informazione ci è stata fornita dalla consigliera di opposizione Sutter, che ha esperienza di dirigente dei servizi sociali ed è sicuramente più preparata dell’assessore sull’argomento.

Se questo è il modo di amministrare una città - conclude Alberghini -, si giustifica che abbiano messo dei cessi in piazza Kennedy di fianco a Palazzo Rasponi (per € 183.200) dicendo che non ne sapevano nulla. Cessi che ora verranno tolti. Avanti/indré anche loro. Il Consiglio Comunale è presieduto da una Presidente che dovrebbe ricoprire il ruolo con imparzialità ed equità, ma che prima della nomina avevamo indicato come la persona più parziale che potessero scegliere, chiedendo che ci dessero un qualsiasi altro nominativo. Anche ieri ha dimostrato con i fatti le nostre ragioni, già testate nel precedente mandato È arrivata a sbuffare e commentare fuori microfono durante interventi dell’opposizione. In sostanza si potrebbe affermare che era tanto che non ci si divertiva così, se non che, tragicamente, a farne le spese è la nostra povera città, che meriterebbe ben altro".

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