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La coordinatrice nazionale dei Liberaldemocratici si tessera con il Parito Repubblicano Italiano

Il Patto federativo di Azione col Partito repubblicano italiano comincia ad avere i primi effetti

Il Patto federativo di Azione col Partito repubblicano italiano comincia ad avere i primi effetti. Infatti ieri sera, nella sede del Pri di Ravenna, il Segretario Regionale del Partito Eugenio Fusignani assieme a Nives Raccagni, Segretaria Comunale del Partito, hanno consegnato la tessera dell’Edera a Paola Bergamo, Coordinatrice Nazionale dei Liberaldemocratici Italiani, che ha aderito alla proposta repubblicana iscrivendosi a Ravenna nella storica sezione Mazzini-Guerrini.

La scelta di Ravenna per Paola Bergamo, imprenditrice veneziana nel settore turistico e sportivo ed esperta di comunicazione e relazioni internazionali, già candidata indipendente alle politiche del 2022 nella lista veneta dell’allora Terzo Polo ottenendo un risultato di rilievo, è un po’ un ritorno alle origini, essendo romagnola per nascita. Il nonno, Mario Bergamo, era Deputato dell’Emilia Romagna e fu l’ultimo Segretario Nazionale del Partito Repubblicano sotto la monarchia. Perseguitato politico, fu costretto all’esilio in Francia nel 1926. Da Parigi ricostruì il Partito Repubblicano che come tutti gli altri partiti erano stati disciolti dalla dittatura fascista. Bergamo porta nel suo Dna il testimone della grande tradizione repubblicana.

“La prima aria respirata, la prima terra calpestata, il primo mare in cui immergersi per me sono stati quelli della Romagna e qui ho concluso i miei studi universitari - dice - Ravenna è un luogo dove si respira, anche politicamente, un’atmosfera particolare e suggestiva che mi piace molto. Il Pri ha un legame fortissimo con la gente e il territorio e la mia è stata una scelta tra storia e memoria, guardando al futuro”.

“La scelta di Paola Bergamo di iscriversi al Pri di Ravenna –commenta Fusignani - mi fa molto piacere non solo per la qualità della persona, ma per la sua esperienza di imprenditrice con una importante esperienza nel campo delle relazioni internazionali. Il fatto che abbia scelto Ravenna è anche un implicito riconoscimento al lavoro che qui è stato fatto in questi anni sia sul piano politico sia su quello amministrativo. Un impegno che oggi, anche per via del patto federativo con Azione, necessità di uno sforzo in più per riconfermare una presenza repubblicana che è indispensabile per un’area laica, liberaldemocratica, riformatrice ed europeista con prospettive utili soprattutto al Paese".

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