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Ravenna, Milco Cassani confermato segretario provinciale di Fiom Cgil

Il 6 e il 7 marzo ci sarà il congresso provinciale della Cgil a Ravenna, ma Cassani dichiara: “non voglio dare giudizi sulle scelte che potrebbero fare altri. Di certo so che la Fiom di Ravenna sarà presente ai lavori"

Milco Cassani é stato confermato segretario provinciale della Fiom territoriale. Eletto per la prima volta nel 2010 ha gestito i primi quattro anni di mandato nella fase degli accordi separati con le altre organizzazioni sindacali e nel  pieno della crisi economica, la quale ha determinato e continua a determinare situazioni preoccupanti anche per il territorio. Il congresso della Fiom si è svolto giovedì e venerdì all'Hotel Cube a Ravenna.

“Nella prima giornata sono intervenuti il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali Fim Cisl, Uilm Uil e rappresentanti di associazioni imprenditoriali - commenta Cassani al termine dei lavori -. Un prezioso contributo storico ma di grande attualità è arrivato dal presidente provinciale dell'Anpi Ivano Artioli”. I lavori si sono aperti con la relazione del segretario uscente che, oltre a descrivere un quadro dettagliato della situazione del settore, non ha lesinato critiche alla confederazione sul metodo utilizzato per arrivare alla firma del testo unico sulla rappresentanza e sulle decisioni approvate in seguito.

“Un'intesa che è calata come un macigno sulla discussione congressuale - dice Cassani - rendendo molto tesi i rapporti tra la Fiom e la Cgil a livello nazionale. Sarebbe sbagliato immaginare che  questa sia solo una discussione di vertice tra la Fiom e la Cgil. L'assemblea svolta il 15 febbraio scorso a Bologna dei delegati autoconvocati di tutta la confederazione e ciò che è emerso nelle assemblee di base dei metalmeccanici ci induce a pensare che la Cgil farebbe bene ad ascoltare questo stato di malessere e di rassegnazione che è in atto. C'è un senso di solitudine tra i lavoratori che pone interrogativi a tutto il gruppo dirigente. I lavoratori sono consapevoli dell'importanza del sindacato e chiedono che lo stesso sia veramente democratico, partecipato e si apra di più a chi oggi si sente escluso e poco rappresentato. Nessuno è più disponibile a consegnare una delega in bianco a nessuno”.

Cassani commenta il risultato congressuale: “A Ravenna il primo documento, che ha come prima firmataria Susanna Camusso e al quale ha aderito anche Maurizio Landini, ha riscosso il 98,5 % dei consensi. Ma l'effetto Landini sembra aver pesato parecchio, visto che gli emendamenti da lui sottoscritti hanno raggiunto percentuali attorno al 90%, in modo particolare quello sulla contrattazione”. Nella seconda giornata del congresso ci sono stati oltre agli interventi dei delegati, quello del segretario generale provinciale della Cgil Costantino Ricci e del segretario regionale della Fiom Bruno Papignani che ha concluso i lavori. In conseguenza alle decisioni assunte dal direttivo nazionale della Cgil, alcuni territori non escludono il fatto di non andare per protesta ai congressi confederali. Il 6 e il 7 marzo ci sarà il congresso provinciale della Cgil a Ravenna, ma Cassani dichiara: “non voglio dare giudizi sulle scelte che potrebbero fare altri. Di certo so che la Fiom di Ravenna sarà presente ai lavori, perché in quella sede sosterremo con determinazione le nostre ragioni”.

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