rotate-mobile
Politica

Nomine Acer, Lega Nord e Forza Italia vogliono fare chiarezza

"Faremo un'interrogazione al sindaco, chiederemo per quale motivo la nomina del surrogato di direttore generale di Acer non sia stata menzionata nel verbale della conferenza degli enti che ne hanno approvato il bilancio"

Nei giorni scorsi i consiglieri comunali Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini) e Samantha Gardin (gruppo Lega nord) hanno anunciato la presentazione di un'interrogazione al sindaco De Pascale per ricevere risposte sulla nomina di consigliera senza attribuzione di deleghe, in Acer (azienda casa Emilia Romagna) dell'avvocato Lina Taddei. I due politici, nello specifico, hanno chiesto delucidazioni riguardo la retribuzione che Taddei dovrebbe percepire, emolumento pari al 70% di quella percepita dal presidente (riconfermata Emanuela Giangrandi), che a sua volta rappresenta il 70% di quanto percepito dal sindaco di Ravenna.

"La Presidente di Acer Giangrandi, scoperta mentre nominava un direttore generale dell’ente che presiede chiamandolo con un altro nome e sperando che l’opposizione non se ne accorgesse, anziché scusarsi e rassegnare le dimissioni ha risposto definendoci paladini di un dipendente che ha avviato un contenzioso, al fine di fare intendere che siamo lo strumento di qualcun altro. Ovviamente sono balle: se un giudice darà ragione al dipendente, bene, se non gliela darà evidentemente il dipendente aveva torto" - commenta Gardin insieme ad Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia - Il punto politico però non cambia né in un caso, né nell’altro, in quanto i 38mila euro più iva all’anno verranno comunque sborsati a una specie di direttore generale, che sta sul luogo di lavoro due giorni a settimana e di cui prima non si sentiva il bisogno, così come i 420 euro mensili di aumento a dipendenti promossi senza che la precedente pianta organica ne rendesse necessario il nuovo ruolo".

I due consiglieri continuano: "La follia giuridica per cui atti firmati per due anni da una dipendente di Acer in base a una delega ricevuta dal consiglio comunale di punto in bianco vengono fatti firmare a un dirigente del comune, con aggravio di tempi e di costi per i cittadini assegnatari di alloggi, purtroppo è tuttora in essere; così come la curiosa modalità di gestione di un ente dotato di consiglio d'amministrazione, con interessanti gettoni di presenza per i consiglieri, nei cui verbali si leggono di fatto solo ratifiche di delibere già adottate e spesso già eseguite direttamente dalla presidente, compresa quella sui propri rimborsi spese. Nelle prossime ore partirà dunque un’interrogazione rivolta al sindaco, al quale non si potrà che chiedere per quale motivo un fatto rilevante come la nomina del surrogato di direttore generale di Acer non sia stata menzionata nel verbale della conferenza degli enti che ne hanno approvato il bilancio, consentendo alla presidente di avere la faccia tosta di dichiarare che gli enti ne sono stati resi edotti “informalmente”".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nomine Acer, Lega Nord e Forza Italia vogliono fare chiarezza

RavennaToday è in caricamento