rotate-mobile
Politica

Ortazzo-Ortazzino, La Pigna: "Comune ha favorito il mancato acquisto. Ora la cifra è quasi raddoppiata"

Secondo la lista civica il diritto di prelazione del Parco del Delta ora potrebbe essere esercitato solo sulla nuova compravendita: "Ma si comprerà a 480 mila euro in più"

Gravi mancanze dal punto di vista amministrativo, se non vere e propria intenzione di non agire: questa è la tesi avanzata dalla lista civica La Pigna che, mercoledì mattina ha duramente attaccato il Comune di Ravenna e, in particolare, il sindaco Michele De Pascale sul caso della compravendita delle aree di Ortazzo e Ortazzino, oasi naturale di grande interesse per il territorio. Per Veronica Verlicchi, consigliera de La Pigna, ci sarebbero stati infatti "mancati passaggi all'interno dell'Amministrazione Comunale che avrebbero potuto portare all'acquisto in tempi più brevi e in modalità meno costose" dell'area naturale da parte del Parco del Delta del Po. Ritardi che, per la lista civica, avrebbero portato nel frattempo a far lievitare la spesa necessaria all'acquisto dell'area. Una situazione che per Verlicchi configurerebbe "un danno erariale" e sulla quale la lista sta valutando la presentazione di un esposto alla Procura.

D'altro canto, tuttavia, la Regione e il Comune fanno sapere che un’operazione da 437 mila euro sarebbe in atto per permettere all’Ente Parco di poter esercitare il diritto di prelazione sulle aree A e B dell'Ortazzo-Ortazzino (che rientrano tra quelle che la Legge Quadro sulle Aree Protette consente di riscattare), mentre per la restante area C, che per la Regione non può per legge essere oggetto di prelazione, esisterebbero vincoli stretti che non permettono interventi di nessun genere, anche se questa rimarrà - al momento - di proprietà privata. L'acquisto  delle solo aree A e B del comparto e l'esclusione dei 72 ettari dell'area C è stato, fra l'altro, criticato da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna.

Una situazione complicata e che riguarda fra l'altro due distinte compravendite dell'area fra privati. Una prima compravendita ha visto il passaggio dell'area dalla Lido di Classe Srl a una società immobiliare con sede legale a Roma: qui il "contratto preliminare di compravendita è del 19 ottobre 2022 e la scadenza prevista dalla normativa per esercitare il diritto di prelazione era il 19 gennaio 2023", sostiene La Pigna. Poi sarebbe partita una seconda compravendita tra l'immobilare romana e una società agricola del Ferrarese, con contratto preliminare sottoscritto lo scorso 7 settembre. Il tutto portando il "valore di cessione dell'area" a 1.060.000 euro, riferisce La Pigna, con una "plusvalenza di 480.000 euro in pochi mesi, circa 82,76%".

"La vicenda dell'Ortazzo-Ortazzino testimonia una ferrea volontà da parte dell’amministrazione del sindaco Michele de Pascale di non volere intervenire sulla questione oltre che una serie di aspetti che necessitano indubbiamente di chiarimenti - dichiara La Pigna - La volontà di non intervenire, tenendo conseguentemente all’oscuro l’opinione pubblica riguardo è provata anche dal fatto che la notifica del secondo contratto preliminare di vendita del complesso Ortazzo-Ortazzino è stata rivelata dal gruppo consiliare La Pigna Città-Forese-Lidi e non dal sindaco, come invece avrebbe dovuto essere".

Ora la situazione sarebbe quindi la seguente: il Parco del Delta può esercitare il diritto di prelazione entro tre mesi dalla notifica della proposta (scadenza al 9 dicembre), a quanto riferisce La Pigna. Diverso il parere del sindaco De Pascale: "Ci siamo attivati per dare sostegno al Parco del Delta del Po nell’esercizio dell’azione di riscatto della parte più pregiata delle aree A e B, quelle che la legge consente di riscattare - sostiene il primo cittadino - Auspichiamo che i soggetti protagonisti della vendita, avvenuta senza il rispetto dei diritti di prelazione del Parco, comprendano che l’azione di riscatto è totalmente corretta".

Una vicenda che si trascina da diverso tempo, precisamente dal dicembre 2020, secondo La Pigna, quando il Comune "stanzia le risorse economiche per l’acquisizione dell’area Ortazzo-Ortazzino, attraverso l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del Bilancio di Previsione 2021-2023. Stanziamento di ben 514.400 euro: cifra molto vicina al valore di acquisizione dei terreni", nel corso della prima compravendita finalizzata nel 2022.

"Il 25 ottobre 2022 - riferisce La Pigna - il direttore dell'ente Parco Delta del Po Massimiliano Costa, invia all'Assessorato regionale alla montagna, aree interne, programmazione territoriale e per conoscenza alla Provincia e al Comune di Ravenna, una comunicazione con la quale chiede di finanziare in via straordinaria l'investimento per acquisire l'Ortazzo-Ortazzino. Il Comune di Ravenna ovvero il Sindaco de Pascale, aveva quindi 2 mesi e tre settimane per intervenire economicamente o con garanzie per sostenere l'Ente Parco Delta del Po per esercitare il diritto di prelazione ma non lo ha fatto". Per la lista civica quindi il sindaco "non poteva quindi non essere informato della vendita". Successivamente all'informazione della procedura di compravendita "c'era tutto il tempo per organizzarsi - sottolinea Verlicchi - Ma agli atti non c'è nulla che dica che il sindaco si sia mosso in tal senso". Insomma secondo la consigliera de La Pigna non si sarebbe fatto un vero tentativo di accomodamento: "Il ruolo di De Pascale avrebbe potuto favorire questi passaggi o quantomeno un dialogo". 

A pesare su tutta la questione, per La Pigna, ci sarebbero anche i crediti del Comune di Ravenna nei confronti dell'Immobiliare Lido di Classe, che avrebbe "maturato dal 2013 al 2020 nei confronti del Comune di Ravenna, un debito Imu complessivo di euro 176.600,43 euro. Pagamento avvenuto il 2 febbraio 2023, poco prima del rogito avvenuto il 1 marzo 2023 col quale ha venduto il complesso dell'Ortazzo-Ortazzino - spiega la lista civica - Il debito complessivo Imu relativo agli anni 2021-2023 di euro 40.914 è stato saldato poco dopo il rogito il 20 marzo 2023. Perché in tutto questo tempo il Sindaco de Pascale non ha promosso l'esecuzione per la vendita tramite il Tribunale dell'area Ortazzo-Ortazzino?".

La Pigna riserva un attacco anche alla Regione. Lo stesso direttore dell'ente Parco Delta del Po, riferisce la lista civica, in un verbale del 21 agosto 2023 avrebbe affermato: "In data 25 ottobre, l’Ente aveva scritto alla Regione per chiedere un finanziamento destinato all’acquisto dell’area, ma la Regione non ha risposto", e successivamente, in data 6 dicembre afferma che "la Regione non ha concesso il finanziamento richiesto, sulla base del fatto che non ci sarebbero i presupposti".

Rispetto all'acquisto dell'area naturalistica da parte della società agricola ferrarese, La Pigna ipotizza poi un particolare interesse. Sempre appoggiandosi a delle affermazioni che il direttore del Parco Delta del Po avrebbe fatto durante il Comitato Esecutivo del 21 agosto 2023: "I terreni in questione potrebbero essere venduti ad aziende agricole, che potrebbero richiedere all’UE indennizzi per il mancato reddito agricolo, in quanto parte delle aree sono ancora indicate in catasto come seminative". In conclusione, "non crediamo che il Comune volesse favorire un compratore, ma è stato favorito il mancato acquisto da parte dell'Ente Parco - conclude Verlicchi - C'è stata l'intenzione di non intervenire, mentre erano a conoscenza di tutto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ortazzo-Ortazzino, La Pigna: "Comune ha favorito il mancato acquisto. Ora la cifra è quasi raddoppiata"

RavennaToday è in caricamento