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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Regione Romagna: "Proposta coerente, la Romagna è 'Cenerentola' rispetto all'Emilia"

E' il commento di Gianfranco Spadoni, consigliere di Civici provincia di Ravenna, sulla proposta del Carroccio di indire un referendum sulla possibilità di creare una "Regione Romagna" autonoma

"Quella della Lega è una proposta, va riconosciuto, coerente, non certamente fuori luogo e condivisa da un numero elevato di cittadini che da tempo osservano la forte disuguaglianza dei due territori che compongono la regione Emilia Romagna". E' il commento di Gianfranco Spadoni, consigliere di Civici provincia di Ravenna, sulla proposta del Carroccio di indire un referendum sulla possibilità di creare una "Regione Romagna" autonoma. "Sul versante delle infrastrutture, sui trasporti, sulle politiche socio sanitarie, sugli investimenti, sull’università appare evidente la disparità tra i due territori al punto di considerare la Romagna una sorta di "Cenerentola" rispetto all’Emilia. La battaglia della Lega, di altre forze di centro destra e di alcune liste civiche, dunque, appare giustificata e in larga parte condivisibile, come del resto sono legittime le posizioni dei consiglieri regionali del Partito democratico le cui motivazioni si pongono in palese antitesi rispetto a quella descritta".

"In particolare - continua Spadoni - gli stessi eletti del Pd invitano ad avanzare proposte concrete e utili per il territorio romagnolo per creare una “provincia unica romagnola”, chiedendo di avere le medesime competenze e risorse della città metropolitana di Bologna. Proposta altrettanto interessante che pare andare nella direzione già tracciata dall’Azienda sanitaria romagnola, dal sistema dei trasporti pubblici e di quelli idrici collocati in ambito interprovinciale di area vasta. Ma rispetto a questa loro posizione, tuttavia, sorge spontaneo chiedersi per quali motivi lo stesso partito locale di maggioranza relativa non abbia proferito alcuna considerazione di merito rispetto alla scelta opinabile ma fuori da ogni logica compiuta dalla Camera di commercio di Ravenna, quando ha deliberato ostinatamente di allearsi con Ferrara invece di proseguire nel solco già tracciato in ambito di are vasta romagnola. Vanno rispettate, dunque, tutte le posizioni distinguendo la coerenza dall’ ambiguità. Il dibattito, in ogni modo, resta aperto".

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