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Biblioteca Classense, approvato il rendiconto: "Ampliata l'offerta di spazi"

Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ha così motivato il voto di astensione del proprio gruppo: "Il giudizio sul rendiconto è positivo"

Approvato dal consiglio comunale di Ravenna il rendiconto della gestione relativa all’esercizio finanziario 2014 dell’Istituzione Biblioteca Classense. Hanno votato a favore tutti i gruppi tranne Lista per Ravenna, che si è astenuta. La delibera è stata illustrata da Ouidad Bakkali, assessora alla Cultura, che ha così sintetizzato il lavoro fatto nell’ultimo anno dalla Classense: “L’Istituzione continua a portare avanti due fondamentali ‘missioni’: da una parte la promozione della pubblica lettura e delle biblioteche come spazio di socialità; dall’altra la conservazione e la valorizzazione del patrimonio librario".

"Nel 2014 abbiamo ulteriormente ampliato l’offerta di spazi, aprendo la biblioteca Holden, dedicata agli adolescenti, che ha già registrato la visita di oltre seicento ragazzi - chiosa Bakkali -. Nei servizi decentrati si è registrato un aumento di accessi del 19 per cento, frutto dell’intenso lavoro di promozione alla lettura fatto nelle scuole. Abbiamo poi continuato con le acquisizioni di nuovi libri, prestando particolare attenzione anche a quelli studiati appositamente per i bambini con disabilità. Continueremo a lavorare, insieme con la Provincia, al potenziamento del servizio ‘Scoprirete’, che consente il prestito di ebook, musica e film da casa; e alla promozione di iniziative culturali, con particolare riferimento a quelle dedicata a Dante nel mese di settembre”. Durante la replica Bakkali ha sottolineato che il tema posto dal consigliere Guerra “è emerso proprio perché c’è un utenza complessa che frequenta la biblioteca, ma è assolutamente alla nostra attenzione: sono stati intensificati i contatti con le forze dell’ordine, così come i passaggi della vigilanza privata e gli spazi sono videosorvegliati”.

Nereo Foschini (Ncd) ha dichiarato voto favorevole esprimendo “una valutazione positiva sull’operatività dell’istituzione, soprattutto per il fatto che continua ad aprirsi sempre più alla vita della città, anche con iniziative espositive e culturali. Mi preme poi sottolineare l’attività di catalogazione, che è una delle specificità della biblioteca, e lo sforzo fatto anche sul versante delle nuove acquisizioni, pur in un quadro di contrazione delle risorse e con la prospettiva di ulteriori diminuzioni”. Paolo Guerra (Lega Nord) nell’apprezzare “l’ampliamento degli spazi e dell’offerta” ha però voluto sottolineare come ci siano “in alcuni casi difficoltà dettate da comportamenti non sempre corretti degli utenti, vuoi per carenza di personale vuoi per problematiche di altro tipo”. Ha quindi raccomandato “attenzione alla gestione di queste situazioni”.

Fabio Sbaraglia (Pd) nel dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo ha voluto mettere in evidenza due aspetti: “La qualità e la sorveglianza degli accessi è sempre all’attenzione della struttura e negli anni si sono registrati miglioramenti della situazione anche attraverso una adeguata formazione del personale; è motivo di orgoglio notare che, a fronte di dati nazionali che vedono i lettori in grande calo, il numero di prestiti e di accessi alla Classense e alle decentrate mostra una piccola controtendenza, grazie all’impegno e allo sforzo profuso con passione attuando quella che io considero una vera e propria politica di welfare”.

Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ha così motivato il voto di astensione del proprio gruppo: “Il giudizio sul rendiconto è positivo. Diamo atto che la gestione della biblioteca, anche in condizioni di difficoltà di bilancio e mezzi, è valida e offre servizi di buona qualità, a merito anche dell’esperienza e dell’impegno della nuova dirigente. Resta da parte nostra una riserva ‘strutturale’. Riteniamo infatti che questo servizio debba tornare ad essere gestito direttamente come un servizio comunale (così come, ad esempio, l’istruzione e la cultura), non avendo mai condiviso che si sia voluto costituirne una Istituzione autonoma, frapponendo tra il Comune (e relativo assessore alla Cultura) e la Biblioteca,  un presidente e un consiglio di amministrazione. Tanto più che l’Istituzione deve avvalersi, con aggravio di passaggi burocratici, dei servizi generali del Comune. Altra cosa è il Museo d’Arte (MAR) che si giustifica come Istituzione per la potenzialità di avvalersi, in proprio, di risorse e finanziamenti esterni al Comune”.

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