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Salina in ginocchio dopo l'alluvione, il Pd: "Cervia da sola non ce la fa, servono aiuti da Stato e Regione"

Il Partito Democratico di Cervia ha presentato una interpellanza per chiedere aggiornamenti sullo stato in cui si trova la salina dopo l'alluvione subita in maggio

Il Partito Democratico di Cervia ha presentato una interpellanza per chiedere aggiornamenti sullo stato in cui si trova la salina dopo l'alluvione subita in maggio. La salina è stata allagata dall'acqua dolce del fiume Savio, un allagamento dovuto alla rottura dell'argine avvenuta a Castiglione di Cervia che ha riempito gli oltre 50 bacini, compromettendo la raccolta del sale per quest'anno. Questa situazione ha provocato danni ambientali in tutta la zona e anche danni strutturali allo stabilimento della società Parco della Salina.

"Per la città di Cervia la salina è un comparto fondamentale dal punto di vista dello sviluppo turistico, ambientale e industriale; di conseguenza deve essere una delle priorità dell’amministrazione comunale rimetterla nelle condizioni di operatività pre-alluvione - spiega il capogruppo Michele Mazzotti - Chiaramente l'amministrazione comunale da sola non è in grado di sobbarcarsi totalmente l'onere della ripresa, quindi occorre coinvolgere la Regione e lo Stato. Siamo dunque a chiedere a quanto ammontino i danni subiti dalla società Parco della Salina, se il Comune si è già attivato per richiedere risorse alla Regione e allo Stato e se vi sia una previsione di quando la salina potrà tornare operativa. Auspichiamo, inoltre, che da questa esperienza negativa possa iniziare un percorso al fine di tutelare la salina per evitare che eventi di questo genere si verifichino di nuovo".

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