rotate-mobile
Cronaca Cervia

Arrivano 150mila euro per restaurare i mosaici di Cervia antica: "Restituire alla città questi gioielli"

Il sindaco di Cervia: "I restauri uniti alla valorizzazione espositiva andranno a favore della comunità locale ma saranno di grandissima importanza per tutto il territorio regionale ma anche nazionale"

Ottime notizie per il recupero, la conservazione e la valorizzazione di alcuni fra i più significativi rinvenimenti archeologici della città di Cervia. I mosaici di San Martino Prope litus maris e i legni delle saline romane, rinvenimenti archeologici tra i più importanti del territorio cervese degli ultimi decenni, stanno finalmente per essere resi fruibili al pubblico. La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini ha infatti ottenuto un importante finanziamento di 150.000 euro attraverso i fondi della programmazione straordinaria per le annualità 2021-2023 per attuare la messa in sicurezza e il restauro di questi reperti.

“È per noi una grandissima soddisfazione poter contare sulla restituzione alla città i questi “ gioielli” che con orgoglio andremo a valorizzare nel migliore dei modi per offrire a cittadini e turisti la meraviglia della nostra storia.- dichiara il sindaco Massimo Medri- Ringrazio la Soprintendenza che ci accompagna costantemente nella riscoperta delle nostre origini e nella valorizzazione dei reperti. I restauri uniti alla valorizzazione espositiva andranno a favore della comunità locale ma saranno di grandissima importanza per tutto il territorio regionale ma anche nazionale".

I mosaici di San Martino furono rinvenuti tra il 1989 e il 1991 nell’area Podere Mariona al limitare delle saline e sono già stati in parte oggetto di interventi conservativi che hanno consentito una loro parziale esposizione al MUSA dal 2015. A MUSA sono attualmente visibili tutti i tappeti musivi della chiesa fino ad oggi restaurati, ma altrettanto materiale era da tempo in attesa di essere ricomposto e di essere esposto al pubblico. Grazie al finanziamento ottenuto dalla Soprintendenza sarà possibile completare il lavoro coinvolgendo anche i restanti tappeti musivi in modo da poter finalmente osservare nella sua interezza la magnifica pavimentazione di questa chiesa di VI sec.

I legni delle saline romane furono invece rinvenuti nel 2015 e costituiscono la prima testimonianza storica dell’attività di produzione del sale nel territorio cervese, tanto che il Comune di Cervia, vista la loro importanza, aveva già dato avvio a alcuni interventi conservativi nel 2021. Sui rinvenimenti delle antiche saline sono state portate a compimento anche diverse analisi finanziate dal Comune di Cervia che, a seguito del grande lavoro di un importante gruppo di esperti del settore hanno dato vita ad un’ importante pubblicazione dal titolo “La Salina Romana e il Territorio di Cervia. Aspetti Ambientali e infrastrutture storiche" curata da Chiara Guarnieri allora riferimento della Soprintendenza per il Comune di Cervia. Con lei l’Amministrazione Comunale ha iniziato il suo percorso archeologico all’interno di MUSA.

I restauri finanziati dalla Soprintendenza consentiranno di portare a compimento queste prime operazioni garantendo il pieno recupero di tutte queste strutture, tanto significative per la storia del territorio pur nella loro apparente semplicità. I lavori sono stati da poco avviati e vedranno presumibilmente la loro conclusione entro la fine del 2024.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrivano 150mila euro per restaurare i mosaici di Cervia antica: "Restituire alla città questi gioielli"

RavennaToday è in caricamento