17 lavoratori verso il licenziamento, nessun dietrofront: scatta lo sciopero in azienda
I diversi incontri nei vari tavoli non hanno portato a nessun avanzamento nella trattativa in merito alla vertenza in atto
Dopo l'annuncio dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo di 17 lavoratori dello stabilimento Essentra Packaging di Cervia, i lavoratori e le organizzazioni sindacali, a seguito dell’incontro avvenuto mercoledì tra le organizzazioni sindacali e l'azienda, prendono atto che i diversi incontri nei vari tavoli non hanno portato a nessun avanzamento nella trattativa in merito alla vertenza in atto.
L’assemblea dei lavoratori svoltasi giovedì ha discusso della "mancanza di un riscontro alle istanze ribadite in tutti i tavoli di confronto, ovvero la richiesta di attivazione di strumenti alternativi ai licenziamenti collettivi o che, comunque, ritardino le eventuali procedure di licenziamento. Pertanto, dando seguito a quanto deliberato dall’assemblea del 4 agosto, i lavoratori, non intravedendo altre azioni alternative per sbloccare la situazione di stallo creatasi, intendono proseguire nel percorso di lotta. La rappresentanza e le organizzazioni sindacali hanno ribadito la richiesta di revoca della procedura di licenziamento collettivo in atto e l’invito all’utilizzo degli ammortizzatori sociali conservativi ordinari e/o straordinari".
"L’azienda ha confermato la posizione di chiusura nei confronti delle richieste sindacali emerse e approvate dall’assemblea con i dipendenti. E’ stato ribadito da parte aziendale che la grave crisi strutturale e i motivi specificati nella lettera di apertura della procedura di licenziamento collettivo rendono necessaria e imprescindibile la decisione di procedere unilateralmente con il licenziamento del personale dichiarato in esubero, ritenendo qualsiasi ammortizzatore sociale conservativo non idoneo a risolvere un problema strutturale".
I sindacati quindi hanno deciso di proclamare due giorni di sciopero da giovedì 9 a venerdì 10 settembre su tutti i turni a seguito dello stato di agitazione dichiarato il 4 agosto. "Qualora l'azienda si trovasse nelle condizioni di rivedere le posizioni in merito alla procedura di licenziamento collettivo in atto, le organizzazioni interromperanno l’azione di lotta intrapresa".