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Cronaca Centro / Via Guglielmo Oberdan

Il convento dei Cappuccini e la chiesa vanno all'asta: si parte da un milione di euro

La porzione del complesso all'asta è costituita dalle ali nord ed est del corpo quadrilatero e da una porzione di area esterna

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli e il convento dei frati cappuccini vanno all'asta. La Provincia di Ravenna ha infatti indetto un'asta pubblica per la porzione di sua immobile di proprietà situato al civico 6 di via Oberdan. Ogni intervento sull'immobile dovrà essere compatibile con i criteri di salvaguardia dei beni di valore storico-monumentale, nonché essere approvato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

L'asta, la cui documentazione è visibile a questo indirizzo, partirà da un milione di euro e saranno ammesse solo offerte in aumento rispetto al prezzo a base d'asta o almeno pari allo stesso. Le offerte dovranno pervenire, pena l'esclusione, entro e non oltre le ore 12:00 del giorno lunedì 20 novembre 2023. L'asta pubblica si terrà il 22 novembre alle ore 9:00 presso la sede della Provincia in Piazza dei Caduti per la Libertà.

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L’immobile oggetto dell'asta rappresenta un'ampia porzione di un complesso edilizio più vasto delimitato su tre lati da vie pubbliche (Via Oberdan, Via Ercolana, Via Port’Aurea e Via F. Rasponi) e confinante sul quarto lato con proprietà private, una delle quali è costituita dalla sede del Liceo Scientifico “A. Oriani” - la Provincia, anni fa, l'aveva acquisito proprio con l'intenzione di allargare gli spazi dell'istituto scolastico. Il complesso immobiliare è costituito da un edificio a quadrilatero con corte interna affiancato sul lato est da un fabbricato ecclesiastico e fabbricato ad andamento lineare in fregio a Via Rasponi e da ampie aree esterne sistemate (e utilizzate) in parte a parcheggio e in parte a orto-giardino. La porzione del complesso all'asta è costituita dalle ali nord ed est del corpo quadrilatero e da una porzione di area esterna.

Al fronte su Via Oberdan (arretrato rispetto al filo stradale, sul quale è impostato un alto muro perimetrale in mattoni con un’ampia apertura centrale) si agganciano due modesti corpi di fabbricato perpendicolari (probabilmente superfetazioni posteriori) che definiscono un piccolo cortile interno. Da questo si accede al fabbricato (che presenta tuttavia altri ingressi), la cui articolazione distributiva – assai semplice e praticamente obbligata in ragione della limitata profondità dei corpi di fabbricato – è basata sullo schema corridoio laterale – spazio d’uso, salvo che al primo piano dell’ala est, la quale è organizzata su di un corridoio centrale con piccole camere su entrambi i lati. All’incrocio tra le due ali nord ed est è collocata la scala che conduce al primo piano. L’edificio ha strutture in muratura; solai di piano in travi di legno (rinforzate, nell’ala nord, con una doppia orditura di travi in ferro); copertura in manto di coppi su capriate in legno; pareti divisorie in mattoni forati, intonacate e tinteggiate; pavimenti in graniglia, gres e mattonelle viniliche; serramenti interni ed esterni in legno ed è dotato di impianto elettrico e termico completi e funzionanti anche se di dubbia conformità normativa.

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Frati cappuccini a Ravenna: un po' di storia

I Cappuccini sono stati presenti a Ravenna ininterrottamente già dal 1574, ma è solo dal 1894 che essi si sono stabiliti nella sede di via Oberdan (prima erano non lontano, in via Nino Bixio). Convento e chiesa furono soppressi dal Regno d’Italia nel 1866 e i 24 religiosi allora presenti dovettero lasciare il convento e trovare rifugio presso benefattori; finché - appunto nel 1894 - poterono fare ingresso nel nuovo convento e nella nuova chiesa che venne dedicata a Santa Maria degli Angeli.

Nel secolo scorso il convento fu sede per molti anni alternativamente del Seminario minore e del Liceo dei Cappuccini bolognesi-romagnoli. Dal 1960 al 2000 un’ala del convento è stata utilizzata per offrire ospitalità a operai in cerca di alloggio. Nel 1981 una parte dell’orto è stata ceduta in affitto all’Aci per un parcheggio. Nel 1994, in occasione del centenario, la chiesa è stata ritinteggiata e consacrata dall’arcivescovo diocesano monsignor Luigi Amaducci.

Nel 2000 i locali su via Felicia Rasponi – un tempo adibiti a legnaia e a deposito di attrezzi per l’orto e ultimamente a laboratorio dello scultore cappuccino Giovanni Flaviano Laghi – sono stati ristrutturati e offerti in uso all’Ordine Francescano Secolare. È qui che nel 2003 i Cappuccini hanno favorito e incoraggiato la nascita del “Punto d’Incontro ai Cappuccini”, una realtà formativa, culturale e assistenziale che li ha visti collaborare con l’Ofs e con volontari laici. Fino al 2014, quando i Cappuccini hanno lasciato definitivamente il convento.

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