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Cronaca

A Ravenna un nuovo 'residente': è la zanzara tigre

La zanzara tigre? A Ravenna ha ormai ottenuto la 'residenza'. Secondo la pubblicazione dell'attività di monitoraggio 2011 condotta dalla Regione, il fastidioso insetto è aumentato del 9%

La zanzara tigre? A Ravenna ha ormai ottenuto la 'residenza'. Secondo la pubblicazione dell’attività di monitoraggio 2011 condotta dalla Regione Emilia-Romagna sull’andamento dell’infestazione di Aedes albopictus nella nostra regione, confrontando i dati di quest’anno con quelli del 2010, è emerso che nella città bizantina il fastidioso insetto è aumentato del 9%. Nelle due provincie limitrofe (Forlì-Cesena e Rimini) è invece diminuita rispettivamente del 10 e del 19%.

"Nella mia interrogazione al sindaco del settembre scorso - dice Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna - che avevo intitolato retoricamente: “È STATA DICHIARATA PERSA LA LOTTA CONTRO LA ZANZARA TIGRE?”, chiedevo se, di fronte ad un territorio comunale “ormai pesantemente colonizzato dall’insetto”, l’amministrazione civica, almeno in previsione della prossima stagione estiva, ritenesse necessaria una nuova massiccia opera di sensibilizzazione degli abitanti, che ingeneri anche nuova fiducia sull’efficacia delle misure di contrasto; se intendesse potenziare notevolmente i controlli nelle aree private e pubbliche sul rispetto delle norme imposte dall’ordinanza del sindaco, sicuramente molto disattese; e se intendesse anche ripensare e rimodulare le sanzioni da applicare, affinché non siano esagerate, purché comminate diffusamente, a tappeto, e non solo due o tre l’anno, nei casi di violazione delle norme stesse".

"In consiglio comunale, l’assessore all’Ambiente, Guerrieri, si è limitato, eludendo le mie domande, ad affermare, in sostanza, che, secondo lui, “la lotta contro la zanzara tigre prosegue puntualmente ogni anno”, e che “sulla qualità degli interventi effettuati vengono annualmente svolti controlli...con esiti soddisfacenti”. Gli ho replicato che “purtroppo, tutte le iniziative, dato e non concesso che siano state all’altezza, non hanno scongiurato una infestazione generalizzata di questo insetto, addirittura sempre più intensa e dilagante. Dire che non si può fare di più e di meglio significa alzare bandiera bianca”.

"A dimostrazione delle mie affermazioni - continua Alvaro Ancisi in merito alla zanzara tigre - è ora intervenuta la pubblicazione dell’ “attività di monitoraggio 2011” condotta dalla Regione Emilia-Romagna sull’andamento dell’infestazione di Aedes albopictus nella nostra regione, confrontando i dati di quest’anno con quelli del 2010. Il monitoraggio è stato effettuato rilevando la densità media di uova dell’insetto per ogni ovitrappola nell’arco di due settimane, sull’intero periodo stagionale, da fine maggio ad inizio ottobre. In generale, si è avuto in tutta la regione un aumento della popolazione della zanzara tigre, che in alcune aree, nei mesi più caldi, ha determinato il superamento della soglia epidemiologica della specie, a rischio dunque di nuova diffusione del virus Chikungunya, il cui vettore di trasmissione all’uomo è dato dalla puntura della zanzara: diffusione che nel 2007 ebbe come focolaio epidemico le zone di Castiglione di Cervia e Ravenna, con pesanti ricadute sulla salute della popolazione locale. Si è potuto rilevare che l’andamento climatico influisce in modo rilevante sulla densità di popolazione dell’insetto e sul suo andamento stagionale. In controtendenza, sono però andate le due province romagnole di Forlì-Cesena e Rimini, che, rispetto al 2010, hanno registrato cali rispettivamente del 10 e del 19 per cento. Ebbene, a parità sostanziale di clima territoriale, l’altra provincia romagnola di Ravenna ha invece subito un aumento del 9 per cento. Per l’esattezza, se qui, nel 2010, la densità media delle uova di zanzara tigre per ogni ovitrappola, nell’arco di 14 giorni, è stata di 175,8, nel 2011 è salita a 192.  Vale dunque la valutazione conclusiva effettuata dallo studio: “Le azioni di contrasto e lotta preventive e dirette messe in campo sono in grado di tamponare lo sviluppo ma non di innescare un processo di riduzione progressiva”.

"Occorre dunque che la giunta comunale non si limiti a rivendicare il merito, più supposto che reale, di aver lavorato bene, ma metta in campo, a partire dalla prossima stagione, un programma di interventi più incisivi ed efficaci, cominciando dal prendere seriamente in considerazioni le proposte contenute nella mia interrogazione, che peraltro ho ripreso dai suggerimenti ricevuti dall’ ing. Glauco Masotti. Non va infatti sottovalutato che la proliferazione della zanzara tigre abbia un ulteriore e più grave sviluppo, solamente che nella stagione estiva si abbiano periodi più prolungati di caldo intenso" conclude il capogruppo di Lista per Ravenna.

 

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