Autogestione al Liceo 'Nervi', Ivano Marescotti supporta gli studenti

Continuerà fino a giovedì 6 dicembre l'autogestione del Liceo Artistico Statale "Nervi-Severini" di Ravenna. Questo è quanto è stato votato lunedì mattina dalla maggioranza degli studenti che, dal 29 novembre scorso, hanno deciso di aderire alle mobilitazioni proclamate da gran parte dei giovani delle scuole superiori italiane contro la nuova legge di stabilità, l'inadeguatezza delle strutture, contro la legge Aprea e lo smantellamento della Scuola Pubblica Statale. Ad avviare le occupazioni a Ravenna è stato il Liceo Scientifico 'Oriani', seguito a ruota dalle altre scuole.

Ivano Marescotti partecipa all'autogestione del Liceo 'Nervi - Severini'

Al nostro quotidiano RavennaToday.it, il racconto dell'autogestione dalla voce dei ragazzi del 'Nervi' che lunedì mattina hanno incontrato anche un rappresentate illustre della cultura come Ivano Marescotti, ex studente del liceo.

Parla Valentina Labriola, studentessa della 4 D, una delle rappresentati d'Istituto: “E' stato un orgoglio per noi vedere che una persona importante come Ivano Marescotti condivida le nostre idee. Il suo intervento, a detta di tutti gli studenti, è stato molto interessante".

L’artista ha incontrato gli alunni nella grande palestra della scuola dove ha ricordato, attraverso alcuni aneddoti, gli anni trascorsi con i compagni del Liceo e la storia di tutto il suo percorso, da studente a impiegato comunale quando, casualmente, gli capitò l’occasione che gli aprì le porte del successo come attore cinematografico e teatrale. Durante l'incontro, Marescotti ha instaurato un rapporto empatico dando consigli ai ragazzi che non hanno esitato a porgli alcune domande. L’incontro, a metà tra spettacolo e dibattito, è durato quasi due ore tra applausi e risate in cui il noto attore ha invitato i ragazzi a non avere paura.

"L'autogestione -  continua il racconto di Valentina - sta andando molto bene, oggi (lunedì 3 dicembre, ndr) abbiamo votato se continuare con l'autogestione e la maggioranza ha deciso di procedere fino a giovedì. Venerdì 7 dicembre, invece, scenderemo in piazza del Popolo per aprire un dialogo con la comunità, per far vedere che non ci siamo chiusi dentro la scuola per saltare le lezioni e per dimostrare come i ragazzi possano proporre iniziative culturali e didattiche alternative. Dobbiamo ancora decidere con i professori cosa proporremo in piazza ma probabilmente saranno laboratori per spiegare alla cittadinanza cosa facciamo nel nostro liceo, ad esempio illustrando il progetto creativo che sta dietro a un'opera”.

Non si tratta di una rituale occupazione ma di una forma di protesta più creativa e costruttiva che vede la collaborazione tra alunni, Dirigente Scolastico, docenti e personale ATA. Ogni giornata è scandita da un programma deciso da studenti e professori che prevede laboratori creativi e momenti di incontro e confronto su tematiche proposte dagli alunni: “Per il momento siamo fermi con il programma scolastico – continua la rappresentante d'Istituto - ma chi vuole ha la possibilità di chiedere ai professori di ripassare qualcosa che non ha capito o farsi interrogare per recuperare qualche brutto voto .La partecipazione degli studenti è molto buona, all'inizio c'erano più scettici ma vedendo che questa autogestione è costruttiva, ora la maggioranza continua a volerla.”