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Cronaca

Caro vita, frena leggermente l'inflazione: Ravenna migliora la posizione in classifica

L'Istat ha reso noti oggi i dati territoriali dell'inflazione di settembre, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città e delle regioni più care d'Italia

Frena leggermente l'inflazione in Italia e a Ravenna. L'Istat ha reso noti oggi i dati territoriali dell'inflazione di settembre, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città e delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.

Ravenna, che ad agosto si trovava al decimo posto in classifica, "precipita" - in senso buono - al 34esimo (a parimerito con Rimini), passando da un rincaro di 1377 euro (+5,7%) a una spesa media superiore di 1208 euro (+5%). In testa alla graduatoria, Genova dove l'inflazione tendenziale pari a +7,3%, la più alta d'Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 1591 euro per una famiglia media.

Medaglia d'argento per Milano, +5,8% su settembre 2022 e un incremento di spesa pari a 1575 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Alessandria che con +7%, la seconda inflazione più alta d'Italia ex-aequo con Brindisi, ha una spesa supplementare pari a 1555 euro annui per una famiglia tipo. Poi ben 3 città della Lombardia: Lodi al quarto posto, +6,1% e una stangata pari a 1548 euro, seguita da Lecco (+6%, +1523 euro) e Varese (+5,7%, +1503 euro). Seguono Siena e Grosseto, entrambe con +6,6%, la 4° inflazione più alta del Paese,  +1488 euro, al nono posto  Torino (+6,2%, +1426 euro). Chiude la top ten Firenze (+6,1%, +1423 euro).

Sull'altro fronte della classifica, la città più virtuosa d'Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è sempre Potenza, con l'inflazione più bassa del Paese (+3,4%) e dove in media si spendono "solo" 671 euro in più all'anno. Al 2° posto Caserta, (+3,8%, +739 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria (+4,2%, +784 euro). Bene anche Trapani (+4,3%, +820 euro), Bari al quinto posto (+4,8%, +823 euro), Catanzaro, Campobasso, Ancona, prima città del Centro e Reggio Emilia, prima città del Nord. Chiude la top ten delle migliori, Pescara, +4,4%, +895 euro.

In testa alla classifica delle regioni più "costose", con un'inflazione annua a +7,1%, abbondantemente la più alta d'Italia, la Liguria che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1465 euro su base annua. Segue la Lombardia, dove la crescita dei prezzi del 5,3% implica un'impennata del costo della vita pari a 1377 euro, terzo il Piemonte, +6,2% e 1354 euro. L'Emilia Romagna è nona (+4,7%, + 1118 euro). La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata, +3,4%, pari a 658 euro, seguita dal Molise (+4,7%, +861 euro). Medaglia di Bronzo per la Puglia (+5,4%, +874 euro). 

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