Lugo e Faenza, i sindacati contro lo stop ai cesarei. La Bassa Romagna: "L'Ausl ritorni sui suoi passi"
I sindaci dell'Unione dei Comuni si dicono "d'accordo con la posizione assunta da Cgil, Cisl e Uil"
BASSA ROMAGNA - In merito a quanto comunicato dai sindacati, i sindaci dell’Unione dei Comuni si dicono "d’accordo con la posizione assunta da Cgil, Cisl e Uil nel ritenere grave e preoccupante la decisione di dirottare i parti cesarei programmati e altre casistiche considerate a rischio presso presidi ospedalieri diversi da quelli di Lugo e Faenza. Siamo inoltre molto preoccupati per l’atteggiamento assunto dalla Direzione dell’Ausl della Romagna, che non ha condiviso con i sindaci del territorio una decisione così importante: questo ovviamente ha impedito l’apertura di un tavolo di confronto e discussione.
“Auspichiamo fortemente che l'Ausl ritorni sui suoi passi - hanno aggiunto il presidente dell’Unione Luca Piovaccari e il vice presidente Davide Ranalli -, aprendo un vero dialogo con le amministrazioni locali, gli operatori e le loro rappresentanze, per ripristinare fin da subito un metodo di confronto continuo e trasparente tra tutte le parti, indispensabile per governare al meglio l'attuale passaggio relativo al riordino della rete ospedaliera”.