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Cronaca Faenza / Via Granarolo

Distributori di benzina sotto assedio, "attività criminali in aumento"

Faib-Confesercenti prende la parola per evidenziare la gravità dell’episodio di rapina a mano armata dalle brutali modalità accaduto lunedì pomeriggio a Faenza ai danni del gestore di un impianto di carburanti

Faib-Confesercenti prende la parola per evidenziare la gravità dell’episodio di rapina a mano armata dalle brutali modalità accaduto lunedì pomeriggio a Faenza ai danni del gestore di un impianto di carburanti: "i benzinai, che svolgono anche un servizio di pubblica utilità in assi viari strategici, sono sempre più a rischio di malviventi senza garanzie di sicurezza e tutela", evidenziano Sara Reali, coordinatrice provinciale Faib, e Chiari Venturi, direttrice Confesercenti Faenza.

"I gestori rapinati erano già stati derubati a gennaio di quest’anno, ultima “tappa” di una sequenza di furti e danni ad altri impianti localizzati lungo via Granarolo - ricordano Reali e Venturi -. La segnalazione del furto, a suo tempo, era stata inviata anche alla compagnia Eni per sollecitare l’installazione di telecamere di sicurezza sul piazzale, richiesta che non ha però avuto seguito. Furti e scassi sono oramai all’ordine del giorno sia ai danni di attività economiche che di private abitazioni, ma episodi di tale gravità ed eseguite con armi da fuoco in pieno giorno devono far alzare l’attenzione di tutti, dell’Amministrazione Comunale e delle Forze dell’Ordine ai massimi livelli, poiché denotano una recrudescenza delle attività criminali".

"E’ ormai da tempo palese che l’asse della Naviglio, per la vicinanza strategica all’accesso autostradale, che anche si presta a veloce via di fuga per i malviventi, rappresenta un punto debole per la sicurezza del territorio - proseguono le rappresentanti di Confesercenti -. L’Associazione del Commercio e il suo Sindacato provinciale Faib sollecitano pertanto le Autorità preposte a prendere tutti i doverosi provvedimenti per la sorveglianza e il presidio degli accessi alla città. Al problema della sicurezza sui distributori di carburante va aggiunta l’aggravante del problema annoso sull’utilizzo della moneta elettronica il cui uso potrebbe limitare gli stessi rischi per i gestori: i Pos in dotazione nei distributori rappresentano un costo troppo alto (sommato agli altri, tra utenze ed accise sui prodotti petroliferi che riducono, se non azzerano, il margine di guadagno del benzinaio a poco più di un euro su 50 di rifornimento) anche per il consumatore, che quindi preferisce pagare in contanti".

Faib-Confesercenti chiede il ripristino, come già precedentemente approvato in un decreto legge dello scorso anno, "della gratuità sulle commissioni di pagamento tramite moneta elettronica che può ridurre i rischi di rapina. Le norme che entrano in vigore sui Pos e sui pagamenti effettuati attraverso carte di credito a decorrere dal prossimo 30 giugno devono essere modificate". Su questi temi il coordinamento provinciale Faib e Confesercenti Faenza hanno chiesto un incontro al Sindaco Malpezzi e ai parlamentari locali nell’ordine di attivarsi l’uno per trovare una soluzione per la città, gli altri per quanto riguarda la norma in prossima entrata in vigore.

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