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Cronaca

Convento dei Cappuccini a rischio chiusura: i gruppi religiosi si mobilitano per impedirla

Una lettera-appello indirizzata al Padre provinciale dei Frati Capuccini, Matteo Ghisini e all'Arcivescovo di Ravenna, Lorenzo Ghizzoni, in merito alla prevista chiusura del Convento ravennate dei padri Capuccini

Una lettera-appello indirizzata al Padre provinciale dei Frati Capuccini, Matteo Ghisini e all'Arcivescovo di Ravenna, Lorenzo Ghizzoni, in merito alla prevista chiusura del Convento ravennate dei padri Capuccini, è firmata da Francesco Nicastro, coordinatore del gruppo  “Cenacolo dei cercanti” di Ravenna, Daniele Morelli, coordinatore del  Gruppo Biblico di Ravenna-Faenza-Bagnacavallo e Mariangela Baroncelli in Molducci, presidente dell’Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna. L'appello è chiaro: “Fate marcia indietro”

Si legge nella lettera: “Abbiamo appreso dagli amici  ravennati  del Punto d’Incontro, dell’O.F.S. e dai  Padri del Convento  Cappuccino di via Oberdan che è in progetto, a breve, la chiusura totale del Convento. Abbiamo frequentato con assiduità le periodiche iniziative di riflessione religiosa e di solidarietà del Punto di incontro  e dell’O.F.S  e, in particolare, abbiamo goduto con continuità della accoglienza,  del sostegno spirituale e del profondo apporto biblico, teologico e culturale di padre Alberto Casalboni, sostegno e apporto di cui tutta la comunità cristiana ravennate e l’intera città ha potuto  avvalersi, sempre con alto apprezzamento e beneficio, in numerose occasioni pubbliche”.

L'appello: “Vi  imploriamo di soprassedere a questa triste decisione e di verificare tutti insieme ogni possibile strada che non privi Ravenna e tutti noi di questa preziosa presenza francescana. Siamo disponibili per ogni dialogo e ogni possibile riconsiderazione e collaborazione in merito”.

LA STORIA - I Cappuccini nascono nel 1528, all’interno di quel grande movimento di spiritualità che si rifà a Francesco d’Assisi. A Ravenna essi sono presenti ininterrottamente già dal 1574. Ma è solo dal 1894 che essi sono nella sede attuale, in via Oberdan 6. Prima erano non lontano, in via Nino Bixio. Convento e chiesa furono soppressi dal Regno d’Italia nel 1866 e i 24 religiosi allora presenti dovettero lasciare il convento e trovare rifugio presso benefattori; finché – appunto nel 1894 – poterono fare ingresso nel nuovo convento in via Oberdan e nella nuova chiesa che venne dedicata a S. Maria degli Angeli. Nel secolo scorso il convento fu sede per molti anni alternativamente del Seminario minore e del Liceo dei Cappuccini bolognesi-romagnoli.

Dal 1960 al 2000 un’ala del convento è stata utilizzata per offrire ospitalità ad operai in cerca di alloggio. Nel 1981 una parte dell’orto è stata ceduta in affitto all’ACI per un parcheggio. Nel 1994, in occasione del centenario, la chiesa è stata ritinteggiata e consacrata dall’arcivescovo diocesano mons. Luigi Amaducci. Nel 2000 i locali su via Felicia Rasponi – un tempo adibiti a legnaia e a deposito di attrezzi per l’orto e ultimamente a laboratorio dello scultore cappuccino Giovanni Flaviano Laghi – sono stati ristrutturati e offerti in uso all’Ordine Francescano Secolare. È qui che nel 2003 i Cappuccini hanno favorito e incoraggiato la nascita del “Punto d’Incontro ai Cappuccini”, una realtà formativa, culturale e assistenziale che li vede collaborare con l’OFS e con volontari laici.

Nel 2006 i Cappuccini che vivono nel convento di Ravenna sono quattro:  padre Vincenzo Bandini, che attualmente è il superiore, è anche l'addetto alla chiesa o sacrista;  padre Alberto Casalboni, confessore e addetto a servizi pastorali; padre Dino Dozzi, direttore di “Messaggero Cappuccino”, docente di Bibbia e di francescanesimo, direttore dell’Ufficio cultura della Diocesi. Nonostante l’età media piuttosto alta, i tre religiosi – ai quali è doveroso aggiungere l’aiuto sacrista Antonio Bravaglieri – si dedicano al servizio della chiesa e ad attività di animazione spirituale e culturale, con quello stile semplice e vicino alla gente, che da sempre caratterizza i Cappuccini, chiamati “i frati del popolo”.

Nel settembre 2011 nella Fraternità conventuale di Ravenna avvengono alcuni avvicendamenti. Padre Dino Dozzi e padre Vincenzo Bandini lasciano il convento di Ravenna. Al loro posto arrivano padre Bruno Sitta e padre Arnaldo Marangoni, mentre padre Paolo Carlin è già a Ravenna da oltre un anno.

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