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Cronaca Cervia

Dopo 6 mesi ecco i 65 rifugiati sul territorio: volontariato e lavori socialmente utili

Di madre lingua francese o inglese, ora stanno frequentando i corsi per apprendere l'italiano, tenuti da insegnanti volontari, condizione necessaria per sostenere il colloquio, al fine di essere riconosciuti profughi

Anche Cervia, come diversi comuni italiani si è dimostrata aperta ad ospitare i richiedenti asilo. Tutto è cominciato il 23 luglio quando la Prefettura di Ravenna ha assegnato i primi rifugiati all’hotel Kitty di Tagliata.
Sono in tutto sessantacinque le persone  provenienti da diverse nazionalità, fuggite dal proprio paese d’origine per sottrarsi a quelle violazioni dei diritti fondamentali della persona, che ogni individuo dovrebbe avere la facoltà di poter esercitare.

Di madre lingua francese o inglese, ora stanno frequentando i corsi per apprendere l’italiano, tenuti da insegnanti volontari, condizione necessaria per sostenere il colloquio, al fine di essere riconosciuti profughi. Resteranno qui fino a quando non saranno convocati davanti a una Commissione Territoriale, che valuterà caso per caso il riconoscimento dello “status di rifugiato”, poi saranno liberi di scegliere la loro strada. A tal fine si ricorda che si stanno cercando altre persone che possano dedicare parte del proprio tempo per insegnare ai profughi la lingua italiana.

La Consulta del Volontariato si è presa l’incarico di far fronte a questa situazione di emergenza, attivando tempestivamente associazioni e singoli volontari che hanno reperito quanto potesse essere necessario per l’ospitalità dei ragazzi (come ad esempio abiti, scarpe, prodotti per l’igiene personale). L’Amministrazione Comunale e le diverse associazioni coinvolte si sono adoperate per strutturare una serie di azioni volte ad affrontare adeguatamente l’accoglienza dei profughi. L’Amministrazione inoltre ha messo a disposizione un operatore di supporto per facilitare i diversi interventi, che sono principalmente volti a favorire l’inserimento dei ragazzi nel territorio, organizzare il loro tempo libero, provvedere ai loro beni primari e coinvolgerli nell’adempimento di lavori socialmente utili.Inoltre i profughi possono avvalersi di un Presidio sanitario di riferimento per visite, medicinali e assistenza sanitaria.

Ora si stanno impegnando in attività di volontariato, alcuni collaborando con Mensa Amica e Monticulum, altri in attività di pulizia e decoro e piccola manutenzione della città. Nell’ottobre scorso è stata firmata una convenzione tra la Prefettura di Ravenna, Antonio Pomponio gestore dell’Hotel Kitty e Oriano Zamagna presidente della Consulta del Volontariato dove sono stati formulati i criteri di impegno e interventi da svolgere nei confronti dei richiedenti asilo.

Il Sindaco Luca Coffari ha dichiarato: "E’ una bella esperienza di una comunità che si mobilita per l’accoglienza alle persone. Cervia è sempre stata una città aperta e sensibile nei confronti di chi soffre, impegnandosi con azioni concrete per offrire e garantire un’accoglienza che dia dignità alle persone  che hanno più bisogno. Ringrazio la Prefettura di Ravenna, l’hotel Kitty e la Consulta del volontariato di Cervia, nella persona del suo presidente Oriano Zamagna, e tutte le realtà associative e i singoli cittadini che si sono prodigati e si stanno tuttora prodigando giornalmente in questa importante azione umanitaria".

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