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Cronaca Cervia

Dopo 9 anni Cervia riscopre un "gioiello architettonico della città": la Chiesa del Suffragio

La chiesa si potrà visitare durante le Giornate del Fai. Al suo interno tesori di immenso valore artistico come un organo Callido del 1788 e un crocifisso ligneo della metà del 1300

Anche nel 2021 Cervia ha aderito alle giornate Fai di primavera, un appuntamento per riscoprire luoghi  meravigliosi del territorio e per sensibilizzare i cittadini al rispetto e al recupero del nostro patrimonio ambientale, architettonico e artistico. Quest’anno a Cervia si visiterà la Chiesa del Suffragio, “un gioiello architettonico della nostra città, che custodisce tesori di immenso valore artistico come un organo Callido del 1788, uno dei pochi ancora funzionanti, e uno splendido crocifisso ligneo della metà del 1300. La chiesa, ora in restauro, è anche al primo posto in provincia di Ravenna fra i Luoghi del cuore Fai 2020” afferma il sindaco di Cervia Massimo Medri.

“Le giornate Fai sono importanti non solo sotto l’aspetto storico e culturale, ma anche didattico ed educativo, perché a condurre i partecipanti alla scoperta dei luoghi sono proprio i ragazzi delle scuole e i volontari che diventano apprendisti 'ciceroni. Questa esperienza è per loro particolarmente formativa e fondamentale per apprezzare le bellezze del proprio territorio, riscoprirle, farle proprie e trasmetterle agli altri - prosegue il sindaco -. Rivolgo un ringraziamento a Don Pierre Laurent Cabantous Parroco di Cervia, agli organizzatori e ai ragazzi dell’Istituto Professionale Alberghiero “Tonino Guerra” di Cervia che faranno da ciceroni, per il loro impegno e la loro attenzione nei confronti della nostra comunità. Sarò presente all’iniziativa e sono onorato di partecipare in prima persona alle giornate”.

L'edificio, la storia e il restauro

La chiesa di Santa Maria del Suffragio, costruita tra il 1717 e il 1722, è un edificio religioso profondamente legato alla storia di Cervia. La sua costruzione risale al periodo tra il 1698 e i primi decenni del Settecento, nel quale si realizza la straordinaria impresa di demolire una città, che nei secoli passati era ubicata all'interno delle saline (“Cervia Vecchia”), per realizzare un nuovo insediamento urbano (“Cervia Nuova”), a ridosso del mare negli “staggi di marina”, in funzione di migliori condizioni igienico sanitarie per la popolazione cervese e i salinari  e di una più efficace organizzazione della produzione del sale.

La chiesa, fino alla chiusura avvenuta nel 2012 per dare inizio al restauro conservativo, era utilizzata nell'ultimo secolo come succursale del duomo per le messe feriali e nella memoria di molti cervesi era ricordata come oratorio gestito dalle suore all'inizio del Novecento, per il Crocifisso ligneo del XIV secolo, per l'0rgano di Callido, per il Presepe meccanico durante le festività natalizie.

Dalla chiusura della chiesa, per volontà della Parrocchia Santa Maria Assunta di Cervia sono iniziati i lavori di restauro. Era allora parroco don Umberto Paganelli, a cui è subentrato, dal 7 dicembre 2013, l'attuale parroco don Pierre Laurent Cabantous. La complessità dei lavori di restauro hanno richiesto un alto livello di professionalità. I lavori di restauro si sono svolti sotto la direzione dell'architetto Marisa Contucci e dell'architetto Marta Ricci con la costante supervisione della Soprintendenza di Ravenna.

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