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Cronaca

Da 6 estati in vacanza nei lidi ravennati: "Qui trovo un'accoglienza unica e sono autonomo anche in carrozzina"

Ogni anno Andrea torna nello stesso campeggio: "Per spostarmi da Punta a Marina ho qualche problema, ma sui lidi una soluzione per muoversi si trova sempre. Questa è la cosa bella"

"Mi piace l'accoglienza romagnola, qui mi sento autonomo": parola di Andrea Ferri. Un commento spontaneo che normalmente non colpirebbe la nostra attenzione, se non fosse che per Andrea il bisogno di autonomia è davvero importante, per non dire fondamentale. Andrea infatti ha 19 anni, viene dalla provincia di Bergamo e fin dalla nascita convive con la sua disabilità. Un problema che lo ha portato a usare la sedia a rotelle e che condiziona ogni giorno della sua vita, togliendogli quell'autonomia che tanto desidera. Ma d'estate, nei lidi ravennati, Andrea ritrova la sua libertà.

Andrea alla fine dello scorso anno scolastico si è diplomato e al termine della maturità, come fa ormai da 6 anni a questa parte, ha raggiunto l'Adriano Family Camping Village di Punta Marina per trascorrere l'estate e riconquistare la sua autonomia. "Qui mi trovo bene - racconta Andrea - Il primo anno che sono venuto qui con la mia famiglia siamo stati 15 giorni in bungalow: fu bellissimo, ma la vacanza era durata troppo poco. L'anno dopo siamo tornati per tre settimane, ma non mi bastavano. Dal 2017 finalmente me ne sto comodo qui tutta l'estate, da giugno a settembre, nella pausa tra un anno scolastico e l'altro".

Andrea Ferri tramonto in spiaggia-2

Infatti a metà settembre Andrea e famiglia hanno di nuovo smontato la veranda della loro roulotte per tornare a casa al termine del soggiorno stagionale. Ma sulla costa ravennate Andrea respira un'aria di libertà: "Qui è tutto molto pratico, mi piacciono la mentalità delle persone e i tanti servizi offerti. Nel campeggio poi abbiamo formato un bel gruppo di amici". Un'esperienza che presto Andrea potrebbe pubblicare in un libro. Il ragazzo infatti ha messo la sua storia e la sue vacanze nero su bianco nella tesina dell'esame di maturità. "Io sono seguito, da sempre, da una professoressa di sostegno e quando dovevamo decidere cosa fare come tesina per l'esame abbiamo pensato di scrivere un'autobiografia, qualcosa di completamente diverso dalle solite tesine. Mi dicono che non so tenere la bocca chiusa e così ho raccontato tutta la mia vita, dalla nascita alla quinta superiore".

Andrea così, ci racconta la sua storia: "Dovevo nascere normodotato, ma ci sono stati dei problemi durante il parto. Sono nato prematuro, con un cesareo d'urgenza, durante il quale si sono bruciate le cellule dell'emisfero sinistro del mio cervello". Andrea riesce a muovere a fatica il braccio destro e le sue gambe non sono paralizzate, ma non possono sostenere il suo peso, costringendolo su una sedia a rotelle. "Alle elementari ho avuto parecchie difficoltà. Ho sempre fatto fatica con matematica e logica. E poi alle superiori sono stato costretto a diversi cambi di corso e periodi bui. Alla fine mi sono diplomato come operatore socio-sanitario: una scelta obbligata, perché in una scuola non c'è ascensore, in un'altra non se la sentivano di accogliermi, da un'altra parte era troppo lontano... Alla fine una mia amica mi ha detto: 'Vieni nella mia classe, ti troverai bene'. E così è stato".

Tutto questo percorso è stato raccontato nella sua tesina insieme alle sue vacanze romagnole, con il camping di Punta Marina divenuto ormai una meta imprescindibile: "Qui trovo un'accoglienza unica. Voi romagnoli siete molto aperti, ci fate compagnia. E poi è tutto molto sostenibile e a portata. Io qui esco dal campeggio e sono autonomo a 100%: vado in centro a Punta Marina con la mia carrozzina. Nella mia città abito su una strada provinciale molto trafficata, dove se esco mi schiaccia un camion. A Ravenna invece non ho bisogno di chiedere".

Certo, qualche problema per il suo handicap c'è anche qui sui lidi ravennati: se a Punta Marina si sposta senza disagi, arrivare a Marina di Ravenna (una delle sue mete preferite) da solo diventa più complicato. "Non posso arrivarci da solo - spiega - I mezzi pubblici spesso sono pieni e quindi diventa difficile utilizzare la rampa di accesso per i disabili. Ma qui sui lidi una soluzione per muoversi si trova sempre, un amico con la macchina, Blablacar... questa è la cosa bella". E per la prossima estate Andrea ha pochi dubbi: "Torno per altri 3 mesi, se non lavorerò. Ma anche in quel caso almeno per qualche settimana verrò in vacanza qui".

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