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Cronaca Faenza / Via Bondiolo

Faenza, Opera di Santa Teresa: entro novembre la fine dei lavori

Don Paolo Pasini, direttore dell’Opera ha ricordato l’importante contribuito della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per la costruzione dell’imponente struttura di accoglienza di via Bondiolo

Entro la fine del mese di novembre dovrebbero terminare i lavori dell’immensa Opera di S.Teresa di Faenza in via Bondiolo 12. Don Paolo Pasini, direttore dell’Opera ha ricordato l’importante contribuito della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per la costruzione dell’imponente struttura di accoglienza di via Bondiolo che dovrebbe essere inaugurata a breve, sicuramente entro l’anno. Per Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia, “si tratta di una grande struttura moderna e pensata bene – non mancheranno le prenotazioni per un centro di così alto livello. Opera, che fornisce un servizio importante per tutta la comunità con standard qualitativi alti e prezzi contenuti”.

“Il nome di S.Teresa è una garanzia per noi ha detto Romano Argnani vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio – per cui siamo felici di contribuire con una cifra molto importante, si parla di 600mila euro elargiti per questa struttura voluta fortemente dal precedente direttore di S.Teresa, don Matteo Solaroli, il quale un giorno mi telefonò preoccupato per gli enormi costi della costruzione e da allora pensai di contribuire per un progetto a fin di bene così essenziale per la nostra comunità".

Il vescovo ricorda "che la nuova struttura di Santa Teresa copre una superficie di circa 10mila metri quadrati e comprende una parte dedicata al Clero della diocesi di Faenza-Modigliana, dove troveranno ricovero i sacerdoti anziani. Si parla di 12 ospitalità e di 6 camere di degenza per i sacerdoti non autosufficienti, nonché un piccolo convento per le suore con 6 camere a disposizione e una chiesetta interna che funge da collegamento tra la zona dedicata al clero e quella che sarà disponibile per tutti gli ammalati e le persone non autosufficienti. “Settanta (70) degenze con ulteriore possibilità di ampliamento, a cui si aggiungono  quelli riservati a tutti i servizi – ha detto don Paolo Pasini, direttore di Santa Teresa – come la palestra e il reparto per la riabilitazione, la grande cucina, l’infermeria, i bagni assistiti, 2 camere di sorveglianza per i defunti. Inoltre, la presenza di alcune suore di Santa Teresa, che si trasferiranno nel nuovo centro,  fungerà da guida spirituale ed organizzativa. Ci sarà poi spazio per i gruppi di volontari che saranno ospitati da Santa Teresa appena possibile”.L’ambiente è stato pensato e strutturato secondo i più moderni criteri costruttivi e tecnologici che permettono una riduzione dei costi energetici.  Inoltre, sono stati curati tutti gli aspetti funzionali e logistici per gli ospiti, compresi quelli curativi della cromoterapia con colori rilassanti.

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