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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Gioco d'azzardo tra le prime cause di usura: uno sportello contro l'indebitamento

L’Emilia-Romagna si classifica come seconda regione d’Italia per numero di giocate pro capite nel 2016; sesta per numero di apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo presenti sul territorio

Una rete cittadina per contrastare sul territorio il sovra indebitamento, l’usura e il gioco d’azzardo patologico (Gap), emergenze sociali legate tra loro a doppio filo. Questo lo scopo del progetto #Faenzacontrolusura (faenzacontrolusura.it) che nasce nel territorio dei Comuni della Romagna faentina, grazie al lavoro in partnership tra istituzioni e società civile. Il progetto prevede l’apertura di uno sportello di ascolto sul sovra indebitamento delle famiglie, attivo dal 24 gennaio, nato dalla collaborazione tra Asp Romagna Faentina, soggetto promotore, e Fondazione Adventum.

Il progetto vede inoltre il coinvolgimento del Servizio Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl della Romagna e dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina. Già oggi il Sert ha implementato il servizio con il raddoppio delle presenze di psicologhe presenti per dare un aiuto ai soggetti e alle famiglie compite da questo importante disagio socio-economico. I servizi offerti sono quelli dello "Sportello di ascolto" nel quale la persona che ne fa richiesta, viene ricevuta su appuntamento, ed è ascoltata da un gruppo di volontari debitamente formati e coordinato da personale Asp Romagna Faentina. Trattamento persone dipendenti dal gioco e loro famigliari: con questo servizio si offre un percorso di cura gestito dal Servizio Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl della Romagna che si occuperà della parte di trattamento delle persone dipendenti dal gioco d’azzardo e dei loro familiari, attraverso la partecipazione a gruppi psicoterapici rivolti solo ai giocatori e gruppi psico-educativi rivolti ai familiari. È prevista la presenza di due psicologhe.

I numeri della "disperazione"

L’usura in Italia riguarda tre milioni di famiglie per un giro d’affari di 82 miliardi. Un’emergenza sociale che tocca tutte le Regioni. La città più colpita, secondo l’ultimo rapporto Eurispes, è Parma, uno dei capluoghi della nostra Regione. L’usura ha fra le principali cause il gioco d’azzardo: i dati Aams per il 2016 in merito al gioco raccontano di un territorio fortemente influenzato dal fenomeno dell’azzardo. L’Emilia-Romagna si classifica come seconda regione d’Italia per numero di giocate pro capite nel 2016; sesta per numero di apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo presenti sul territorio, rispetto al numero di abitanti. In Emilia-Romagna, inoltre, nel 2016 la raccolta di gioco è stata di circa 7 miliardi e mezzo di euro, a cui va aggiunto tutto il sommerso del gioco illegale non quantificabile. In provincia di Ravenna nel 2016 sono stati giocati ben 700 milioni di euro e nel solo Comune di Faenza sono stati spesi 115.956.592,08 euro nei giochi d’azzardo legali.

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