Contro il grattacielo firmano insigni archeologici, urbanisti e Fabio Concato

Le firme sotto la petizione non solo sono tante, ma sono anche di peso. Il comitato che si oppone alla realizzazione del grattacielo-catasta di Milano Marittima ha raccolto in giro per l’Italia un bel numero di sottoscrittori, per dire di no alla nuova opera che, per gli oppositori, non farà altro che portare nuovo cemento sul litorale romagnolo.

Secondo quanto comunicato dal comitato ci sono tra i firmatari sotto la colonna del “no” anche Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte, già presidente della Scuola Normale Superiore di Pisa e direttore del Getty Museum di Los Angeles, il cantautore Fabio Concato e la parlamentare riminese del Movimento 5 Stelle, Giulia Sarti. Sono coloro che hanno formato la petizione 'Un mare di firme' avviata dal “Comitato Abbasso Il Grattacielo e Viva la Citta' Giardino” per evitare la costruzione dell’opera sul litorale di Milano Marittima.

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Oltre a Settis, Concato e Sarti - si legge in una nota - tra i firmatari della petizione indirizzata al sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli, anche Vittorio Emiliani, giornalista, saggista e politico; Marco Fratoddi, direttore di Nuova Ecologia; Vezio de Lucia, urbanista; Giovanni Lo Savio, magistrato e già presidente di 'Italia Nostra'; Edoardo Salzano, già presidente dell'Inu; Pierluigi Cervellati, urbanista e Giovanni Paglia, parlamentare di Sel.

Secondo la petizione inviata al primo cittadino cervese, "col cemento si seppellirà il futuro di Cervia e Milano Marittima: fermi il progetto 'Pentagramma e il grattacielo in riva al mare. Il futuro - si legge - non passa dal cemento in spiaggia, dall'aumento a dismisura delle cubature, dalla moltiplicazione di appartamenti e negozi, dalla ulteriore distruzione del magazzeno del sale. Il futuro viene dal passato, dall'eccellenza turistica, da rinnovare e non da stravolgere".