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Cronaca

Hub portuale, in arrivo il parere di Arpae, poi le draghe: lavori al via a breve

Per l'avvio dei lavori, spiega il presidente, manca il parere finale di Arpae che arriverà "nei prossimi giorni" così "finalmente" entreranno in gioco le draghe

Sono stati i molluschi marini a mettere in crisi il sistema di autorizzazioni e a rimandare l'avvio dei lavori di approfondimento del porto di Ravenna. "Si poteva creare un disastro enorme e un danno irreparabile all'evoluzione nel giro di due o tre millenni". Tra il serio e il "faceto", il presidente dell'Autorità di sistema portuale di Ravenna, Daniele Rossi, lunedì pomeriggio ha spiegato in commissione i ritardi nell'avvio ai dragaggi per l'Hub portuale. Sbottando contro chi, riferendosi alla capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi, lo taccia di "una gestione da cialtrone: se questa è la considerazione quale dialogo si può instaurare?", si scalda.

Per l'avvio dei lavori, spiega il presidente, manca il parere finale di Arpae che arriverà "nei prossimi giorni" così "finalmente" entreranno in gioco le draghe. Il parere si è "trascinato molto a lungo - precisa - perché le curiose regole dei dragaggi prevedono tra le 1.000 analisi quella sulla compatibilità con molluschi e altri elementi dei fondali". Così ci è voluto "molto più tempo ma siamo arrivati in fondo". La commissione, richiesta dall'opposizione per discutere dello stato dei lavori dell'Hub portuale, serve anche a smontare il "mistero della cassa di colmata", la cui ricerca, sempre secondo Verlicchi, sarebbe apparsa in un bando di Ap, immediatamente rimosso e corretto. E "togliere preoccupazioni" agli investitori presenti e futuri. In effetti, ammette Rossi, un errore nella pubblicazione, dovuto a "fretta e sovraccarico di lavoro", c'è stato, nei numeri e in un refuso, "ma tutto si può capire tranne che casse di colmata". Fatto sta che questo "fantomatico bando" ha creato "forte preoccupazione" che è il caso, spiega Rossi, di togliere.

"Non abbiamo mai fatto un atto per la ricerca di casse di colmata", ribadisce, per il progetto Hub "ci sono, con contratti già attivati, e non siamo più sicuri che servano, dato che è allo studio una soluzione tecnica interessante". Quello che invece Ap cerca è un'area di 300.000 metri quadrati, non 30.000 come scritto nel primo bando, in quanto un suo progetto è stato selezionato dal ministero della Transizione ecologica per produrre energia fotovoltaica e idrogeno verde. E va verso lo stesso destino il progetto da cinque milioni di euro per l'elettrificazione delle banchine per portarci l'energia verde prodotta.

Rossi elenca poi i vari interventi in corso o al via: oltre la metà i lavori di rifacimento della banchina Marcegaglia da 10 milioni di euro; a breve l'avvio di quelli in banchina Magazzini generali da sette milioni e la consegna del cantiere per la banchina Naped ovest. Sono arrivate otto offerte per il bando da 40 milioni per il rifacimento delle quattro banchine Sapir, Eurodocks, Tcr e Yara, e saranno ultimati in un paio di mesi gli interventi ai pontili Baiona da quattro milioni. Entro giugno sarà ultimato il rifacimento della banchina traghetto a Porto Corsini e sono oltre il 90% le opere in pialassa Piomboni. Per l'impianto di trattamento dei sedimenti, prosegue Rossi, al bando da 150 milioni di euro, 85 dal Pnrr, sono giunte "tre offerte valide e ragionevoli" e "in qualche mese ci sarà l'aggiudicatario". Si gioca d'anticipo per le risorse Pnrr sulla fase 2 dell'Hub a 14,50 metri con la pubblicazione del bando da 80 milioni, di cui 45 dal Pnrr. Nell'elenco anche il sistema di cool ironing al terminal crociere, con 35 milioni dal Pnrr, e i 70 per le banchine in destra canale.

Sul fronte ferro, tra i vari interventi, è stato pubblicato il bando da 40 milioni per la nuova manovra ferroviaria gestita da un unico operatore e c'è il negoziato con Rfi per la gestione del comprensorio ferroviario in mano ad Ap. Infine è stato rimosso il relitto della Berkan B e altrettanto si farà con gli altri cinque presenti nel canale Piomboni, per cui sono in arrivo due milioni di euro dal ministero, mentre partirà entro l'anno il progetto del Parco delle dune da sei milioni di euro. Rossi da ultimo non glissa sulle polemiche della Pigna relative all'inaugurazione, per Verlicchi campagna elettorale dato che i lavori non sono ancora partiti: inaugurazione "non del cantiere - precisa Rossi - ma delle aree propedeutiche, sono stanco di fesserie. Non ho anticipato nulla e sui fatti importanti per la città ci dovrebbe essere coesione totale". (Dire)

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