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Cronaca Faenza

I Fridays for future di Forli: “Pensiamo a una proposta come quella faentina”

Acquisisce valore e importanza il nuovo collegamento pubblico tra la zona Borgo e il centro storico di Faenza presentato sabato mattina in comune dall’Amministrazione, dal quartiere Borgo e dal Gruppo Erbacci

Acquisisce valore e importanza il nuovo collegamento pubblico tra la zona Borgo e il centro storico di Faenza presentato sabato mattina in comune dall’Amministrazione, dal quartiere Borgo e dal Gruppo Erbacci. E potrebbe anche diventare un modello in futuro per altre città. Alla conferenza infatti erano presenti anche alcuni rappresentanti di Fridays For Future di Forli i quali, incuriositi dalle navette totalmente elettriche utilizzate da 10 anni a Faenza non hanno mancato di porre alcune domande sul loro funzionamento.

“Conosco personalmente Gianluca Baccarini (rappresentante del quartiere Borgo di Faenza, nda) - sottolinea il 26enne Giacomo Zattini, giovane rappresentante del collettivo forlivese -,  e avevo sentito parlare da tempo di questa navetta elettrica. Sappiamo che ci sono altre navette così in giro per l’Italia quindi gli avevo chiesto qualche informazione e in occasione della presentazione mi ha invitato a partecipare. Siamo interessati a questa navetta ed eravamo presenti per saperne di più visto che tra i nostri temi di interesse rientra la mobilità sostenibile. Il nostro obiettivo consisteva nell’avere un quadro un po’ meno generico del servizio perchè ci piacerebbe che in futuro anche Forlì abbia un servizio del genere”. Tra gli obiettivi dei ragazzi di Fridays for future rientra la mobilità sostenibile e più in generale una serie di azioni che migliorino la vivibilità e la sostenibilità locale. Le manifestazioni per il clima a livello globale, e per le politiche nazionali sul tema ambientale non escludono infatti infatti anche specifiche azioni territoriali.

“Nel caso specifico di Forlì parliamo di avere una città al passo coi tempi - spiega Giacomo Zattini -. Dal punto di vista della mobilità una città può decidere tanto. Vorremo una minor incidenza dell’auto privata a vantaggio di mezzi pubblici e bicicletta. Insomma vogliamo stimolare il nostro comune a portare avanti i 9 punti firmati nel 2019 dalla nuova amministrazione, che ancora in gran parte risultano incompiuti. Siamo per una migliore vivibilità della città oggi permettendo una sostenibilità migliore domani”.

Per questo “il prossimo step sarà parlare con i nostri amministratori e capire se ci sono possibilità o progetti sull’elettrico. A Forlì - prosegue il giovane -, intendiamo portare avanti una riduzione dell’utilizzo dell’auto privata e vorremmo comunque proporre un’alternativa comoda legata ai mezzi pubblici in modo che si possa arrivare a un cambio di abitudini e viceversa a una modifica di abitudini negative. Siamo allo stadio embrionale per questo ci siamo documentati. In centro storico per esempio ci sono alcune criticità legate agli immobili sfitti, quindi sul piano commerciale. Inoltre i cittadini che vivono il centro sono un po’ meno rispetto a diversi anni fa. Volevamo quindi capire se queste navette, con le dovute proporzioni legate alle dimensioni delle città potessero costituire una proposta nuova per diminuire le auto in centro e magari invogliare i cittadini a vivere di più il centro storico stesso con i benefici ambientali del caso”.

In ogni caso il punto focale resta “incentivare il trasporto pubblico locale. L’inquinamento e il rumore nelle viuzze sono una criticità. Nel centro storico una navetta sarebbe proprio più pratica. Se elettrica ancora meglio”.

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