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Cronaca

Nuova vita ai tesori "sottovalutati" di Ravenna: l'artista che disegna le emozioni della città

Da Natale l'artista lughese Elisa Lanconelli sta regalando nuove prospettive alle bellezze del territorio ravennate. Una forza che deriva "dalle profonde radici romagnole"

E' possibile che un luogo a noi familiare, uno spazio che conosciamo a memoria, riesca a regalarci emozioni nuove, mai provate prima? La risposta è sì, ma solo se si usa la propria arte, se si raccontano le storie più curiose legate a quel luogo e se si dà carta bianca alla creatività. Questo è ciò che fa Elisa Lanconelli, illustratrice digitale e fotografa lughese, che con abilità e immaginazione riesce a dare nuova vita alla realtà che la circonda, facendoci innamorare - nuovamente - di spazi che abbiamo sempre sotto al naso.

Fotografia e disegno insieme per realizzare nuovi capolavori: questa è la tecnica dell'artista che, dalla vigilia dello scorso Natale, ha messo la propria arte "al servizio" delle bellezze di Ravenna attraverso il progetto #FindYourInspiration, ideato dal Comune nell'anno delle celebrazioni dantesche. Attraverso le speciali immagini di Elisa, che crea disegni digitali sugli scatti di luoghi e monumenti di Ravenna e molte altre località, i ravennati hanno cominciato a riscoprire bellezze spesso sottovalutate o dimenticate della loro terra.

Le straordinarie immagini di Ravenna realizzate da Elisa Lanconelli

Elisa, come è iniziata questa collaborazione con il Comune di Ravenna all'interno del progetto #FindYourInspiration?
Tutto è nato tramite Instagram dove posto i miei lavori: da lì il collegamento con l'Assessorato al Turismo per il progetto #FindYourInspiration. Sono molto contenta di poter valorizzare una città come Ravenna, che credo sia molto sottovalutata. Si parla molto dei suoi mosaici, ma ci sono tante altre storie e aspetti del territorio che vengono ignorati. Vale la pena far scoprire la bellezza di questa città che amo tantissimo. Il progetto continuerà fino al 25 marzo, il Dantedì, quando finirà questo ciclo artistico. Un ciclo che però non riguarda solo Dante e i monumenti della città. Ci saranno anche la pineta, la pialassa... ogni volta mi lascerò ispirare dalle foto e dalle curiosità per i miei disegni.

Come nasce l'idea di abbinare l'arte del disegno a quella della fotografia?
E' un'idea nata naturalmente. Fin da piccola ho sempre disegnato. La fotografia è poi uno sviluppo naturale per chi ama le immagini. Un giorno per scherzo ho associato le due cose e ne ho visto le potenzialità. Ho fatto vedere le mie immagini e delle persone mi hanno confessato di aver raccolto delle nuove emozioni da luoghi che già conoscevano.

Attraverso la tua arte riesci a regalare una nuova nuova prospettiva di tanti tesori del territorio. Da cosa ti lasci guidare per realizzare le tue opere?
Mi lascio guidare dalle emozioni. Per Ravenna dalle emozioni che mi legano alla città, le tante curiosità del territorio. Anche quando sono in viaggio vado sempre a cercare gli angoli curiosi di un luogo. Mi piace scoprire le cose che nessuno sa che ci sono e che poi ti meravigliano, quelle cose che non sono scritte nelle guide turistiche. A volte mi lascio trascinare molto anche dalle associazioni visive. Per il progetto che riguarda Ravenna c'è un'idea molto strutturata e mi lascio ispirare soprattutto dalle curiosità.

Nel 2020 avevi dato vita anche al progetto Solatia...
Solatia è un progetto nato nel momento di fermo personale e generale causato dal Covid. Sono partita da una frase che dice che gli alberi più forti resistono grazie a radici profonde. Quindi anch'io per trovare la forza sono andata a cercare le mie radici, quelle della mia terra, la Romagna. Mi sono chiesta come avrebbe reagito all'emergenza Covid la Romagna: con il suo solito sorriso oppure no? Ho visitato molti luoghi della Riviera e dell'entroterra per scoprirlo. Sono stata a Lugo, Rimini, Lido di Classe e anche al bagno Corrado di Gatteo Mare, dove si balla il liscio alle 6 del mattino. E ho visto che i romagnoli in gran parte hanno risposto alla crisi con positività. Uno dei miei protagonisti mi ha detto che "bisogna sempre sorridere, perché quando sorridi ne hai metà della fatta". Tutti dicevano "Ce la facciamo". 

Solatia continuerà anche nell'estate 2021?
Volevo iniziare e chiudere il progetto nel 2020. Speravo di chiudere quell'esperienza in un momento positivo, ma purtroppo a ottobre è arrivata la seconda ondata della pandemia. Quindi potrei riprendere il progetto in mano nei prossimi mesi, ma non c'è ancora nulla di definitivo.

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