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Cronaca

Immigrazione, Ravenna ospiterà 20 minori non accompagnati richiedenti asilo

Il progetto dell'ANCI prevede l’accoglienza di 50 minori, per un periodo massimo di 60 giorni. Verranno ospitati 20 ragazzi a Ravenna e 30 a Budrio.

Da settembre in Emilia-Romagna partirà un nuovo sistema di accoglienza diffusa tra i Comuni, rivolta ai minori stranieri che arrivano in Italia senza famiglia.
A proporlo è l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani dell’Emilia-Romagna che ha vinto un bando del Ministero dell’Interno, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea, volto a qualificare il sistema di prima accoglienza dei richiedenti asilo minorenni che giungono nel nostro paese via mare e via terra, o che vengono rintracciati nel  territorio.
“È un esempio positivo di come le politiche legate all’immigrazione siano possibili solo con un coordinamento istituzionale integrato” dichiara Chiara Sapigni, Responsabile del Coordinamento Politico sull’Immigrazione di ANCI Emilia-Romagna.

Il progetto prevede l’accoglienza di 50 minori stranieri non accompagnati, per un periodo massimo di 60 giorni.
Verranno ospitati 20 ragazzi a Ravenna e 30 a Budrio, in provincia di Bologna. I minori accolti a Ravenna saranno suddivisi in due strutture da 8 e 12 posti, che si trovano nel centro urbano.

“Per Ravenna – spiega l’assessora Valentina Morigi, con delega a Servizi sociali e Immigrazione - questa è la prima esperienza relativa a un progetto di prima accoglienza di minori stranieri non accompagnati che si inserisce in un piano nazionale finalizzato a creare un unico sistema di accoglienza.
Ma sul tema dell’assistenza a bambini e ragazzi stranieri che arrivano nel nostro Paese senza famiglia né supporto alcuno e anche su quello della protezione per richiedenti asilo e rifugiati siamo al lavoro da molto tempo e con risultati a mio parere molto positivi.
Nell’ambito dei progetti di seconda accoglienza, che riguardano la presa in carico di questi bambini e ragazzi fino a quando diventano maggiorenni, a Ravenna nel 2015 sono stati accolti 115 minori. Al momento in città ce ne sono 45 e dall’inizio dell’anno ne abbiamo avuti 70. Per quanto riguarda l’intera provincia, gli ultimi dati del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, indicano che Ravenna, al 31 maggio 2016, è la seconda provincia dell’Emilia Romagna per minori accolti, con 159 minori.
Per quanto invece riguarda la protezione per richiedenti asilo e rifugiati siamo stati una delle prime realtà, dal 2001, prima con il Piano nazionale asilo e poi nell’ambito del progetto Sprar, a pensare e costruire un modello di accoglienza intesa soprattutto come integrazione. Abbiamo lavorato e lavoriamo fianco a fianco con i soggetti gestori, con i quali abbiamo impostato un sistema di accoglienza che prevede la presenza di operatori specializzati, incaricati di seguire le 78 persone che in virtù del nostro progetto è possibile accogliere, dal punto di vista della tutela legale, del supporto psicologico, dell’apprendimento della lingua, dell’inserimento nel mondo del lavoro e dell’integrazione con la cittadinanza. Quest’anno è stato avviato anche un progetto Sprar per 6 minori richiedenti asilo.
Oggi è più che mai sotto gli occhi di tutti che i fenomeni migratori non possono essere considerati come emergenze temporanee; sono strutturali e pertanto devono essere gestiti e governati con politiche specifiche e di lungo respiro. ANCI Emilia Romagna ha pensato a un modello di gestione diffusa, affinché non dovesse essere un solo territorio a dare risposte. Noi condividiamo questa impostazione e siamo pronti a dare il nostro contributo, mettendo in campo la nostra esperienza e un modello di comunità inclusivo e accogliente”.
 

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