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Cronaca Faenza / Via Proventa

Incendio a Faenza, sopralluogo per capire le cause. "Evitati effetti potenzialmente devastanti per l'ambiente"

I liquami fuoriusciti dal luogo dell'incidente, generati anche dalle operazioni di spegnimento del fuoco, si sono riversati nella rete scolante consorziale

Lungo impegno tra la notte di mercoledì e la giornata di giovedì per spegnere le fiamme e per contenere gli effetti potenzialmente devastanti per l'ambiente e l'agricoltura, dalla pianura fino al mare, dopo l'incendio scoppiato nella notte tra mercoledì e giovedì in un capannone dell'azienda Antarex di Faenza, nella zona artigianale a ovest della provinciale Naviglio, in via Proventa. L'ala del magazzino in questione, nello specifico, era stata presa in appalto da un'azienda che produce stampanti e materiale informatico, la Atim, e conteneva appunto fotocopiatrici.

Dopo il lungo lavoro dei pompieri per spegnere le fiamme, giovedì è intervenuta sul posto anche la Polizia scientifica del commissariato di Faenza per un sopralluogo, seguita poi dal Niat (Nucleo investigativo antincendio territoriale) di Bologna. Gli inquirenti stanno cercando di trovare il punto d'innesco dell'incendio e capire come poi si sia sviluppato all'interno del capannone. Attualmente non viene esclusa nessuna ipotesi. Le indagini  sonocoordinate dal Pm di turno Vincenzo Bartolozzi.

Giovedì mattina anche l’assessore con delega all’ambiente del Comune di Faenza, Luca Ortolani, ha effettuato un sopralluogo confrontandosi con i tecnici di Arpae e le autorità. I tecnici del Comune venerdì effettueranno i prelievi per sottoporre le acquee alle analisi e al più presto si procederà allo smaltimento di quelle restanti.

Incendio Antarex, sopralluogo di scientifica e carabinieri (foto Massimo Argnani)

Il lavoro del Consorzio di Bonifica

Oltre ai Vigili del Fuoco accorsi per domare le fiamme, è risultato importante e fondamentale anche il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, intervenuto d’urgenza per contenere gli effetti potenzialmente devastanti in quanto, come accaduto in occasione dell'incendio nello stabilimento Lotras nell'estate 2019, i liquami fuoriusciti dal luogo dell'incidente, generati anche dalle operazioni di spegnimento del fuoco, si sono riversati nella rete scolante consorziale.

L'area interessata ricade nel bacino scolante del canale Fiume Vetro, affluente della Cantrighella di Merlaschio, a sua volta affluente del collettore Fosso Vecchio, canale che svolge un'importante funzione accessoria di vettore irriguo, oltre che di bonifica idraulica. La principale operazione eseguita in via d'urgenza nella rete scolante, sotto la supervisione e direzione del personale tecnico del Consorzio di bonifica, è stata la realizzazione di un cavedone (uno sbarramento trasversale) nel Fiume Vetro, allo scopo di trattenere a monte dello stesso i reflui inquinanti  Nella rete scolante a monte del cavedone si è formato un piccolo tirante d'acqua che andrà rimosso. Si è ora in attesa delle analisi sulle acque che sono state aspirate dalle autobotti, all'esito delle quali l'autorità competente potrà stabilire la corretta modalità di smaltimento.

Fortunatamente le previsioni meteo sono di alta pressione stabile e assenza di precipitazioni per alcuni giorni. Ciò dovrebbe consentire di effettuare le operazioni di bonifica ambientale nel canale nelle attuali condizioni di deflusso interrotto dal cavedone. La rete scolante consorziale è in comunicazione con il mare Adriatico attraverso il collettore generale Canale di bonifica in destra di Reno che sfocia a Casalborsetti. Se non si fosse intervenuti con la massima tempestività, si sarebbero potuti avere effetti devastanti per l'ambiente e l'agricoltura in un'area estesa a tutto il territorio di pianura, costa compresa.

"Anche in questa circostanza, il personale del Consorzio ha dimostrato, come sempre, il massimo impegno ben oltre le proprie mansioni, considerando anche che in questa periodo in molti stanno sacrificando ferie e ore di potenziale tempo libero per portare avanti l'attività di progettazione degli interventi candidati ai finanziamenti del Pnrrr e della legge sulla subsidenza e proseguire nell'esecuzione dei lavori già finanziati - sottolinea il Presidente del Consorzio Antonio Vincenzi - Solo con questa dedizione si riescono a realizzare infrastrutture che rappresentano un importante valore aggiunto per il nostro territorio. Queste persone, dopo una delle abituali giornate lavorative di straordinario impegno, sono rimaste in piedi per tutta la notte, per fornire il loro qualificato contributo nel risolvere un problema che poteva avere conseguenze nefaste di lunga scadenza. Ancora una volta l’azione del Consorzio si è dimostrata un valore aggiunto per il territorio in cui l’ente opera".

Scoppia un incendio nell'azienda (foto Massimo Argnani)

L'intervento di Arpae

Nelle prime ore di giovedì è intervenuta anche Arpae sul posto. Quando i tecnici dell’Agenzia sono arrivati sul posto, l’incendio era quasi spento. Sono state effettuate alcune misure puntuali di acido cloridrico, ammoniaca, acido cianidrico, cloro e monossido di carbonio con fialette colorimetriche, e accertamenti sulle sostanze organiche volatili con strumentazione portatile, nelle vicinanze del capannone e in un altro punto sotto vento, senza rilevare concentrazioni significative. Alle ore 3:40 circa i Vigili del fuoco hanno riferito che l’incendio era stato domato. Vista la breve durata dell’evento, non è stato ritenuto necessario posizionare campionatori per il rilievo di microinquinanti organici.

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